Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
La mitologia greca mi ha sempre affascinato e credo sia per tutti coloro che l’hanno studiata o appena sfiorata: dei semidei ninfe naiadi titani ciclopi tritoni sirene, tutti imparentati, tutti in lotta gli uni contro gli altri, tutti immortali, cannibali e trasformisti, un immenso circo nei cieli dell’Ellade e nel suo mare o nelle viscere della terra.
Troppi e troppo prepotenti superbi e permalosi, amanti e assassini, avari e generosi, belli e mostruosi… ma per noi favolosi esseri che hanno lasciato un’impronta anche nel linguaggio comune sia per forma che per sostanza.
Siamo all’inizio del mondo: c’è il Caos, Gea (la Terra), Tartaro (l’Aldilà) e Eros (la forza che vivifica il cosmo); dal Caos nacque la Notte e a sua volta si generò il Giorno. Nel frattempo anche Gea generò diversi figli: Urano (il Cielo), le Montagne e Ponto (il Mare).
Poi la bramosia di essere il più potente, il Dio supremo, fece scattare l’odio e le madri uccidono i figli o questi vengono mangiati dai padri e una millenaria lotta per l’Olimpo.
Ecco che Zeus lancia i suoi strali infuocati verso Poseidon e la Notte chiude il sipario della lotta fra fratelli.
…e l’uomo, misero mortale, scatta una foto e va a cena a casa!