L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Buongiorno a te e benvenuto piccolo amico pennuto, non importa se sei ritenuto portatore dell’inverno, io ti aspetto da aprile.
Tutti conoscono la leggenda del tuo colore sul petto e allora perché ti fai chiamare “petti-rosso” e non “pettorosso”?
Sei una pallina d’amore, nemmen venti grammi, un beccuccio a spillo, un’agilità da cavalletta, una fame da aquilotto e un carattere di merda!
Quest’anno però è successa una cosa strana che mi fa ricredere a quest’ultima tua caratteristica, quella del fatto che sei molto territoriale tanto da lottare all’ultima penna se un tuo simile invade il tuo spazio e non riesco a capire se quelli che hai portato dietro nel mio giardino sono tuoi fratelli gemelli o cosa!
Non preoccuparti, c’è spazio e cibo per tutti… ma attenti perché ci sono cacciatori in giro: due gatti miei, uno del dirimpettaio, due del vicino e un profugo senzatetto.
Un suggerimento: non venite a cercar briciole alla porta di casa, vi preparo una ciotola su un palo e andate a dormire sull’albero in fondo.
Non mi fate stare in pensiero!
La poetessa Emily Dickison dedica al pettirosso alcuni dei suoi versi più commoventi:
Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.