L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
IMPRESSIONI
I professori del giorno dopo mi irritano. Vestali dello scripta volant.
Così come mi annoia la premessa all’analisi postuma che invita a rispettare i risultati delle elezioni. Invito che va rivolto a chi sosteneva la perdente, in questo caso a gente sostanzialmente civile, che di queste esortazioni non ha bisogno, dato che chi ha vinto non contesta di certo l’esito del voto a lui favorevole.
Fa sorridere il noto corrispondente con doppia cittadinanza che dice di avere votato Harris, ma per equilibrare la vittoria certa della democratica ha votato repubblicano al Senato. Oppure l’ex direttore del grande quotidiano romano che, oggi, dagli Usa ci spiega che Trump ha stravinto per la proposta di politica economica, mentre il paludato accademico della New York University ci spiega che l’economia non c’entra niente. E’ questione di “identità”, dice. Con qualche ragione, credo.
Io, che sono una vecchia ciabatta della politica, la faccio facile e mi adeguo all’invito a esprimere concetti semplici e giudizi sommari. Come fa la destra zoticona e popolaresca.Primo: Il voto di destra è un voto di pancia, quello di sinistra è un voto di testa. E’ finita da un pezzo l’epoca nella quale dal cuore si arrivava alla testa o viceversa. Quella nella quale ci si sforzava di trovare soluzioni che, partendo dal soddisfacimento di uno o di un gruppo, si cercava di migliorare la vita dei più.
Esempio: la scuola che “cura” un disabile è quella migliore anche per uno “normale”. Proprio ieri papa Francesco ha ricordato questo concetto di don Milani. Ma oggi sempre meno la scuola “cura” e sempre più esclude. Così come sempre meno la sanità cura o il lavoro basta per farti vivere dignitosamente. Tutto per molti, soprattutto nel fu ceto medio, è sempre meno e questo fa escludere la testa e attiva la pancia. Questo non è un giudizio di merito. Ci sono teste bacate e pance gonfie di bile anche a sinistra e qualche corrispettivo funzionante a destra. Ma in generale essere di sinistra richiede uno sforzo intellettuale maggiore che abbandonarsi alla corrente di destra, populista o nazionalista, che va dove ti porta la pancia.
Avremo tempo di ragionare su quello che accadrà.
Secondo: ora finalmente la destra europea e italiana potrà essere contemporaneamente filoamericana e antiatlantista, occidentalista ed euroscettica. Potrà officiare apertamente la nuova religione polinazionalista, che consiste nel voler essere ciascuno più grande degli altri. Tipo fai l’Italia più grande dell’America più grande, con la Francia più grande e più ancora la Germania e così via. Insomma una specie di gioco del cucuzzaro in versione sovranista. E magari fosse solo roba da Salvini.Per il resto chi si preoccupa dell’isolazionismo di Trump fa una fatica inutile. Trump è innanzitutto un uomo d’affari che ha spostato il suo ufficio alla Casa Bianca. Sostituirà il sistema attuale delle relazioni internazionale per blocchi con una miriade di accordi bilaterali.
Ti abbasso o ti tolgo i dazi se farai questo o quest’altro. E vorrà trasformare tutti in vassalli. Compresa l’UE, fatta a pezzi. Mi sbaglierò, ma se l’UE non rilancia unita da noi sento puzza di governo Meloni – Conte.Vi sembra questo il momento di veti e scissioni?