Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Non tutti i popoli sono religiosi e non tutte le religioni riconoscono le Sante e i Santi venerati in Italia dalla Chiesa cattolica. Se guardiamo un calendario, troviamo nomi di donne canonizzate, spesso adolescenti, le cui storie ci portano alle radici delle lotte e dei culti femminili, come quello di Santa Lucia, legata alla luce, o di altre sante invocate per la fertilità. Queste figure, che la storica femminista Francesca Allegri definì "prime donne libere," rappresentano coloro che, sfidando imposizioni sociali e culturali, hanno difeso il diritto a scegliere il proprio destino.
Il loro sacrificio, prima di essere riconosciuto come "santità" dalla Chiesa, era l'emblema di una lotta personale e politica. In un mondo dove la voce delle donne era spesso repressa, queste figure risuonano come simboli di resistenza e libertà, offrendo oggi una testimonianza profonda: la libertà di scegliere, di affermare sé stesse e di lottare per i propri ideali, rimane un atto sovversivo e necessario.