Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Non catalogatemi fra i fissati, non pensate che sia egocentrico, ma addirittura il contrario dato che son restio a parlare in pubblico e preferisco parlare con la tastiera e con le foto invece che di fronte alle persone e quindi, dato che questa sezione che curo da 17 anni la ritengo il mio palco e Voi il mio pubblico, amico o meno ma che non vedrò forse mai se non capirne l’umore dai commenti in risposta, ecco un’altra “bischerata” dopo quella delle “palline”.
“O Bosco, Bosco delle mie brame,
cos’è che spunta dal tuo fogliame?
Pare ciottola di rame
per saziare chi ha tanta fame?”
“O Amico vagabondo,
o meglio dirsi vagamondo,
cosa giri sempre in tondo
nel tuo sapere senza fondo?”
“Caro fungo bello strano
lasciati prendere la mano,
sì lo so che sei nostrano,
ma cosa sei…del bosco l’ano?”
“O Amico burlettone,
tu mi guardi e io copione,
tu mi fissi da spione
e io fisso il tuo faccione!“