Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
…Soli, mangiando un panino in due,
io e te Soli,
le briciole nel letto Soli,
ma stretti un po' di più,
solo io, solo tu…
…Sei bella quando vuoi, bambina, donna e poi,
non mi deludi mai: è così che mi vai.
Soli, lasciando la luce accesa
Soli, ma guarda nel cuore chi c'è: io e te
Soli, col tempo che si è fermato
Soli, però finalmente noi
Solo noi, solo noi.
Così cantava l’Adriano quasi trent’anni fa e quel malinconico “soli” era per indicare una coppia che usava quel nome non per evidenziare il dispiacere della solitudine, ma per esaltare la loro magnifica unicità.
Ormai non posso cantare più “soli”, la vita passa veloce e l’arbitro urla: dai dai sei solo al traguardo, solo ma non felice.
Tanto per addolcire l’atmosfera: ciancio alle bande!
Qui ci sono non due amanti soli, ma due riflessi di soli pianeti se solamente, e fantasticamente, fosse giorno, ma è notte e allora sulla pelle oscillante, il pelo dell’acqua del Serchio, l’uomo sopperisce con il suo sole artificiale.