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Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.

Resta da capire se con scappellamento a dx o sx. O .....
sono borborismi -ndr: borborigmi- mantrici, piu chiaro .....
Elena Schlein:
“Bisogna abbracciare prospetti dinamici .....
come se servisse a qualcosa. . . anzi peggio
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Squola di lettera tura!

21/12/2024 - 10:29


“Dagli Appennini in mutande”, tratto da “Milza” di Raimondo de’ Micci.
L’autore arriva sulla riva del mare, in una località chiamata  “Culo di secchio” e incontra tre bracconieri: Palle chiare, Mezzana e Bassavolino che lo ospitano in una baracca di cannella.

Raimondo è felice come non mai, più degli eroi dei suoi racconti, immerso in quell’Eden che è il luogo e decide di cambiare vita e il suo cognome in “D’amici” in onore dei tre fiumaroli.


Poi cambierà anche il nome al libro e alla località!


Se ci crediate o no, non importa.


Maestre… non me ne vogliate!


Giochiamo un po’!


Bella la Bocca, bella e utile, ma il Culo se non ci fosse sarebbin dolori come racconta la parabola goliardica!

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23/12/2024 - 7:49

AUTORE:
Sofy

Il riflesso del cielo non del tutto nuvoloso che fa mostra di se' nello specchio d'acqua lasciato dalle onde più lunghe che si sono attardate a tornare nel loro letto, è la visione più affascinante di questo suggestivo scatto in un'ora imprecisata del mattino, almeno credo, dato che Umberto è svegliarino.
Non saprei dire perche' ma quello rappresenta, lmeno per me, quella zona cuscinetto, un limbo quasi perfetto, un luogo o un momento di riflessione posizionato tra il dolore e la sofferenza (la parte scura della battigia)...e la possibile rinascita, il riscatto se non la redenzione che permette all'anima delle persone di rinnovarsi, di trovare la via che permette di vivere meglio e far vivere bene il prossimo vicino e quello che, a effetto domino, si diffonde all'intorno (la parte del mare sempre mosso o agitato o comunque sempre movimentato).
E poi in alto il cielo che ci fa intravedere l'azzurro, la serenità, la beatitudine, la tranquillità...ma anch'esso raggiungibile non senza uno sforzo coscientemente voluto, non senza un personale impegno, intenzionalmente cercato.

22/12/2024 - 12:13

AUTORE:
Sofy

Stavolta caro Umberto sono rimasta incantata dallo splendore del litorale così pulito, integro, naturale...senza il superfluo come purtroppo si vede in attesa del Natale!
Io ci vedo un grande godimento in tutta questa intimità, in questa beatitudine silenziosa e priva finalmente di scomode presenze.
Tu scherzosamente parli di mutande, di culi, di palle...
Ma sono sicurissima che al mare, alla spiaggia, alla battigia, all' arenile, al bagnasciuga, alla sabbia...non importa proprio nulla dei genitali della gente...non gli mancano per niente, perche' ne han fatto indigestione durante tutta quanta la bella stagione!