Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Letterate e illetterate
Nel mondo di oggi, nonostante i progressi, molte donne sono ancora escluse dal diritto fondamentale all’istruzione. Questo non riguarda solo la lettura e la scrittura, ma la possibilità stessa di capire, scegliere e immaginare. In alcuni angoli della terra, bambine e giovani donne vengono allontanate dai libri, strappate a una vita in cui potrebbero scoprire se stesse e il loro potenziale. Senza istruzione, il mondo si restringe, e con esso la libertà di costruire un futuro diverso.
Noi donne italiane, però, dobbiamo ricordare le lotte di chi ci ha preceduto. Le conquiste non sono cadute dal cielo: il diritto di entrare nei licei e nelle università nel 1874, quello di lavorare negli uffici pubblici nel 1882, e l’abolizione dell’autorizzazione maritale nel 1919 sono tappe di un cammino arduo. Con la Costituzione del 1948, la parità è diventata legge, ma è grazie agli anni ’70 e ’80, con leggi che ci hanno dato il divorzio e il diritto di scegliere sul nostro corpo, che abbiamo iniziato davvero a camminare sulle nostre gambe.
Oggi leggiamo, scriviamo e raccontiamo. Attraverso i libri, riviviamo storie di donne che hanno cambiato la storia, riscoprendo le loro voci e trasformandole in un’eco potente. La lettura è un atto di resistenza. Ogni libro è una finestra che si apre su mondi nuovi, un ponte tra generazioni e un balsamo per l’anima.
Ma leggere non basta. È nostro dovere diffondere la parola, condividere le storie, portare la luce in quegli angoli bui dove ancora oggi le donne vengono messe a tacere. La lettura non è solo rifugio, è trasformazione. È la scintilla che accende il cambiamento.
Leggere è ascoltare, capire, immaginare. È costruire insieme una società in cui nessuna resti indietro, una società più giusta e più libera.
Alessandra Orsini