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Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.

Perché è prevista la sua partecipazione alla manifestazione .....
. . . a dare di balta alla svelta il passo è breve. .....
Possibile che nessuna istituzione Italiana, presidente .....
Notiziola di prima mattina : ai nostri guerrafondai .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Valdo Mori
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Arriva piano piano
Si annuncia da lontano
Brontola il cielo
mentre scaccia il sereno
Nuvole arruffate
grigie biancastre
galoppano sostano
si abbracciano
si .....
Buongiorno,
guardiamo se scrivendo qualcosa anche qui, oltre che averlo fatto su PisaToday, qualcosa si possa muovere.

Alla c. a Resp. Servizio .....
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Rimembranze.

23/1/2025 - 17:51


Nulla di più appropriato dell’intestazione della sezione per raccontare piccole storie che mi sono accadute negli anni che lavoravo nel mondo per il Ministero degli affari esteri nella sezione I.C.E. (Istituto Commercio Estero).

Noi, un gruppo di sei o sette tecnici ogni uscita, ci occupavamo dell’allestimento dei padiglioni dell’Italia nelle fiere campionarie nei vari continenti. Un lavoro, a volte faticoso, che doveva essere completato la sera prima dell’inaugurazione ma che poteva anche impegnare le prime ore dell’apertura per cause non certamente dovute a nostra negligenza come successe per la fiera di Dar es Salaam.

Tutto l’occorrente, padiglioni e allestimento interno, era stato spedito dal porto di Napoli in anticipo calcolato, ma imprevisti monsoni tropicali avevano bloccato la navigazione e il tempo passava e noi fremevamo e gli altri paesi gioivano e le scommesse sull’apertura o meno dell’Italia era diventato uno sport che coinvolgeva gli abitanti e le nazioni partecipanti.

Lavorammo tre giorni e tre notti senza riposo e gli altri 15 ore, ma ce la facemmo con titoloni sui giornali locali che osannavano il Tricolore. Venne un po’ di tremarella e strizzotti al petto quando entrarono le autorità e i primi visitatori con la speranza che non strusciassero le pareti appena appena finite di verniciare!

La sera fummo invitati ad una cena all’ambasciata che, guarda caso, era confinante con quella della Cina, paese permaloso, ma che non fece rimostranze quando, spinti da una tifosa ambasciatrice, alzammo di due o tre metri il pennone che portava la nostra bandiera!
La mattina dopo, quando i colleghi dormivano ancora, sono andato a dare una mano per tirare la sciabica con amici locali che mi avevano dato una mano, anzi più mani.

Tre pesci palla spinosi, un pesce ago secco e duro e tante alghe! 

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