Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
TRE DOMANDE
Sono contento di non contare nulla politicamente, così posso parlare liberamente ed esprimere quello che penso senza creare problemi a chi, in Europa, sta giustamente facendo i salti mortali per evitarci di cadere nella trappola di Trump e Putin.
Due personaggi che nessuno con la testa a posto vorrebbe incontrare, a meno che sia costretto a farlo per dovere d’ufficio. Non avendo quest’obbligo posso fare tre domande da semplice uomo della strada:
1: Meloni, che si rifiuta di parlare in Parlamento e invece è così ciarliera in TV, esprime la linea di politica estera della maggioranza di governo, che sta dando tre versioni differenti su come procedere sull’Ucraina, oppure, in un delirio narcisistico, racconta una sua linea personale? C'è un unico modo per saperlo con certezza, discuterne in Parlamento. Se non ci va vuol dire che non saprebbe rispondere;
2: i partiti della maggioranza di destra ci hanno presi tutti per fessi immaginando che ci basti sentirli dire “pace giusta e duratura”? Tra un po’ lo dirà anche Putin. Si chiama saturazione semantica. Vogliamo sapere come si schiera l’Italia nel confronto tra “alleati” sulla sicurezza che, da quella dell’Ucraina è diventata quella dell’Europa. In realtà, che con la scusa dell'Ucraina la Russia minacciasse la nostra sicurezza lo sapevamo da almeno diciotto anni.
3: la terza è una domanda oziosa ad un soggetto che non nomino: ma non ti vergogni di convocare la gente sulla parola d’ordine Stati Uniti d’Europa, che è il nome della lista unitaria dei liberaldemocratici alle europee, quella che tu hai boicottato preferendo perdere per completare l’opera di distruzione del Terzo Polo?
Non ti vergogni di evocare quel nome che, se non lo avesse impedito la tua paranoia politica, oggi sarebbe quello di un gruppo di veri europeisti nel Parlamento di Strasburgo?
Ci hai fatto perdere già una volta, qualcuno ti ha pagato per farlo? oppure distruggere qualunque progetto politico che non sia di tua esclusiva proprietà è proprio frutto della tua volontaria meschinità?
Non c’è bisogno di risposta.