none_o


Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Visita guidata con Ilario Luperini
none_a
Molina mon amour "Scalpiccii sotto i platani"
none_a
Cena per la Liberazione 24 aprile
none_a
Rosanna Betti
per Fiab Pisa
none_a
Assemblea soci Coop.
none_a
Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
none_o
Vivere come la camelia.

13/3/2025 - 21:32



Ecco  un  meraviglioso fiore di fine inverno: la camelia.
La bellezza dei petali disposti in maniera eccentrica e la loro particolarità di non cadere fino alla completa morte del fiore, fa sì che questo sia simbolo di eterno amore, ma con piccole diversità rispetto al colore.
Un'altra caratteristica della camelia è la mancanza di profumo, come scrisse Giuseppe Giusti:
…spunteranno foglie e fiori

senza puzza e senza odori,

come le camelie…

Ma qui occorre il mito, greco ovviamente!
Venere volle punire il figlio Eros, Dio dell’Amore ma che,  per la mamma, restava sempre un ragazzino insolente. Ordinò quindi alle Grazie di dare una punizione severissima: 

“Frustatelo e per flagellarlo usate rami di rose, affinché le spine gli lacerino la pelle!”

Tutti gli Dei rimasero sconvolti da tanta crudeltà, ma a Flora venne un’idea…Ordinò a Zefiro di volare nella Terra ove si levava il Sole e di raccogliere i rami di una rara pianta dai fiori rossi assai simili a quelli della rosa, ma dal gambo totalmente privo di spine. Zefiro ubbidì e il bimbo non sentì alcun dolore. Tutto  l’Olimpo rimase estasiato dalla bellezza di quei fiori gentili e soprattutto dal loro profumo intensissimo, che ricordava quello dell’Ambrosia. Venere, scoperto l’inganno si sdegnò nuovamente e stavolta decise di vendicarsi sulla pianta stessa ordinando che venisse esiliata in un’isola sconosciuta e lontana e, come punizione finale, le tolse lo splendido profumo.


A me del profumo non interessa, ma la sua fantastica morte, rimanendo intera e colorata, la vorrei per me: cadere senza perdere le foglie,  così come sono stato nella mia vita!

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

15/3/2025 - 10:26

AUTORE:
Sofy

Carissimo Umberto, a noi uomini, poveri mortali fragili e impotenti, e toccata la sorte di morire spelacchiati, sdentati, sordi, ciechi, zoppi, gobbi, brutti e rugosi e per lo più depressi o sconsolati...per avere il privilegio di morire come i fiori carnosi e coloriti come quelli della camelia...bisogna distaccarci precocemente, dissolverci troppo presto...solo allora avremo il compatimento e il rimpianto anche delle persone che non fanno parte della cerchia di amici parenti o familiari!