Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Dopo le telefonate di Trump un giorno con Putin e l'altra il giorno dopo con Zelensky, a sentire i racconti più diffusi, sembra sicuro che la pace arriverà in pochi giorni. Persino Bruno Vespa che sino a qualche giorno fa aveva esperti in studio e corrispondenti che parlavano in maniera coerente di ciò che succedeva in Ucraina, ora è tutto cambiato, siamo passati al miracolo, e l'esperto e i corrispondenti deve averli licenziati.
Tanto che stasera ha lasciato decisamente troppo spazio ( per come la vedo io) a un deputato cinque stelle che ha detto le solite caxxate, cioè che ora si critica Trump per gli sforzi che sta facendo, ma nessuno ha fatto niente per cercare di parlare con Putin.
Questo è il tavolo in cui Putin ha fatto sedere Macron le tre quattro volte che si sono incontrati. Macron allora era il Presidente temporaneo dell'unione europea, quindi credo il più qualificato a cercare i colloqui e ha fatto bene a farlo, ma è stato ricevuto in questo modo, e per sentire ciò che diceva probabilmente ci voleva un megafono, oppure Putin faceva semplicemente finta di ascoltarlo, tanto non gliene importava niente.
Ci sono dei documenti che riportano ciò che si sono detti in quelle occasioni e l'aspetto più evidente è che Putin sino all'ultimo giorno ha fatto finta di niente e poi è entrato con i carri armati dopo aver detto a Macron ...ci sentiamo nei prossimi giorni per un eventuale incontro anche con gli americani. Falso e bugiardo come prevedibile, ma lo scrivo oggi perché mi sono stufata di tutti gli esperti che sostengono che non si è fatto niente, cioè noi europei non abbiamo fatto niente, invece di riconoscere che semplicemente Putin aveva già deciso di fare quello che voleva, indipendentemente dai canali diplomatici, di cui non gliene fregava niente.