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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Visita guidata con Ilario Luperini
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Molina mon amour "Scalpiccii sotto i platani"
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Assemblea soci Coop.
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Oggi capodanno Pisano

25/3/2025 - 10:44


Pisa, 25 marzo 2025 – Ormai ci siamo: oggi a mezzogiorno Pisa entrerà nel 2026. Non c’è la fredda aria dicembrina e gli alberi spogli, ma i caldi raggi di sole irradiano i primi giorni di primavera. Non sono previsti fuochi d’artificio, concerti in prima serata, veglie o grandi mangiate ma delle celebrazioni più... tradizionaliste. D’altronde non potrebbe essere diversamente, dato che il nuovo anno di Pisa affonda le sue radici nella storia della nostra città: quando la città contava il tempo da sola, intorno al 985 (secondo i documenti storici, ma potrebbe essere anche da prima) è stato deciso di far coincidere l’inizio dell’anno con l’Annunciazione, il cosiddetto “Anno Pisano ab Incarnatione Domini”.

Una tradizione che si è conservata fino al 1749 e che, opportunamente, rivive ogni 25 marzo quando centinaia di persone si radunano nel Duomo per assistere alla Liturgia e alla Cerimonia del raggio di sole. Oggi non faremo eccezione e, alle 11 precise, partirà da piazza XX settembre il corteo delle Rappresentanze cittadine che, vestite coi costumi storici e accompagnate dal ritmo di tamburi e dagli sbandieratori, si incammineranno da Palazzo Gambacorti e, passando sopra le acque placate su Ponte di Mezzo, attraversando la stretta strada di Borgo e la più larga di via Santa Maria, arriveranno fino al verde prato di piazza dei Miracoli, per poi sedersi sulle panche del Duomo.
Tra gli affreschi, le navate, le colonne corinzie e il soffitto dorato della Cattedrale, si svolgerà alle 11.45 la Liturgia dell’Annunciazione che avrà il suo culmine a mezzogiorno preciso, quando il raggio di sole che filtra dalla finestrella del Duomo colpirà l’uovo di marmo sul pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano. In quell’esatto momento Pisa potrà celebrare l’anno nuovo, con un filo che lega insieme passato e presente.

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