Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
“Canti come un usignolo” si dice a chi ha una tonalità perfetta e lo dimostra con amore, anche se al festival di San Remo del 1957 Claudio Villa e Giorgio Consolini cambiarono i richiami d’amore del mitico uccellino in un pianto:
Quando cantavi alla vita
Un usignolo eri tu
Per me, per me, per me
Ma la tua voce è cambiata
Più non mi parla d’amor
Per te, per te, per te
Usignolo Ma come sa di pianto la tua voce
Mi dice il cuore che non trovi pace
Mi dice il cuore che non sei felice
Usignolo La tua canzone nasce da un sospiro
L’amore che tu vivi è tanta amaro
Sei prigioniero in una gabbia d’oro
L’oro ha fermato il tuo volo
E t’ha spezzato le ali
Nella tua voce v’è il pianto
O mio usignolo
Usignolo Per sempre spengo un sogno
nel mio cuore Io che innalzavo già per te un altare
Coi fior di campo del mio grande amore
Usignolo.
Shakespeare lo usa con Giulietta:
«Vuoi già andar via? Il giorno è ancora lontano. È stato l'usignolo, non l'allodola, che ha colpito l'incavo del tuo orecchio timoroso. Canta ogni notte, laggiù, su quell'albero di melograno. Credimi, amore, era l'usignolo.»
E Romeo risponde:
«Era l'allodola, la messaggera del mattino, non l'usignolo...»
Mentre già Francesco Petrarca recitava:
«Quel rosignuol, che sí soave piagne,
forse suoi figli, o sua cara consorte,
di dolcezza empie il cielo et le campagne
con tante note sí pietose et scorte...»
Io ho una coppia di usignoli che nidifica nella siepe del giardino e non mi danno sentore di dolori le loro canzoni, anzi di un sollievo che vale una dose di tranquillanti o di ricostituenti.
Quando poi te lo ritrovi, anche nel silenzio, a tu per tu allora sei al settimo cielo e gorgheggi e trilli li senti nel petto!