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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

AlterEgo Fiere
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Non avrei mai voluto vederti così
Ma è inevitabile
Chiudo gli occhi per non guardare
Ma quella livida rigidità
appare scompare riappare
Io ti .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
25 aprile 2025

22/4/2025 - 6:15

25 aprile 2025 – Libertà è anche nome di donna.

Qui in Toscana ancora vivono donne ormai vecchie dal nome Libera a sottolineare l’impagabile valore del non avere catene di nessun tipo che i genitori avevano voluto sottolineare dando a quelle donne quel bellisimo nome...
Oggi, 25 aprile 2025, si celebra in Italia con una festività civile l’anniversario della Liberazione: una data fondamentale nella memoria collettiva del nostro Paese, che ricorda la fine definitiva del regime fascista, dell’occupazione nazifascista e la vittoria di tutto quel movimento popolare che ha preso genericamente il nome di Resistenza.


È il giorno in cui, nel 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò la conclusione vittoriosa  dell’insurrezione nei territori ancora occupati, aprendo la strada verso il referendum del giugno 1946 e alla nascita della Repubblica, sancita poi dalla Costituzione del 1948.


In questa storia, troppo spesso raccontata al maschile, le donne hanno avuto un ruolo decisivo ma spesso taciuto o distorto. Furono in realtà partigiane, staffette, armate e senza armi, resistenti spesso silenziose;  sempre  instancabili . Presero in mano la cura della vita che continuava nonostante le guerre, delle famiglie, sostituirono gli uomini dove fu necessario, nei lavori e nelle campagne, rischiarono la vita per trasportare messaggi, armi, viveri.

E alcune pagarono con la propria libertà e con la vita. Non combatterono solo contro un nemico armato, ma anche contro un sistema patriarcale che le voleva mute, invisibili, marginali. Per anni la martellante propaganda del regime fascista le aveva proposte come massaie, fattrici di molti figli per le guerre coloniali in atto, sottomesse ai padri e ai mariti.

 

Con il  25 aprile si chiudeva un’epoca e se ne apriva una nuova per noi donne più rispettosa.


Il 25 aprile deve essere anche questo: il ricordo di una lotta femminile per la libertà, la dignità, l’uguaglianza dei diritti conquistati e da conquistare.
 Le radici profonde della   democrazia che, con grande impegno, noi donne stiamo contribuendo a  migliorare  hanno le radici in quella Resistenza che ha saputo unire donne e  uomini, persone di ogni età e stato sociale, spesso giovanissime, in nome di un’Italia diversa, fondata su ideali di giustizia, solidarietà, compartecipazione  e diritti umani.


Oggi più che mai, in un tempo in cui la memoria sembra sbiadire e l’individualismo avanzare, è necessario restituire senso e profondità a questa ricorrenza.

Celebrare il 25 aprile con eventi, cerimonie, letture, incontri pubblici con e senza insegne e sigle non è solo doveroso: è un atto politico.

È un’occasione per rimettere al centro della coscienza collettiva ciò che significa davvero liberazione  non solo da un regime, ma da ogni forma di oppressione di non libertà di azione e pensiero.


E ricordare che ogni vera liberazione è anche, e soprattutto, una liberazione femminile perché tutte le dittature sorgono dalla egemonia patriarcale..

La Redazione di Spazio Donna



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30/4/2025 - 12:41

AUTORE:
Simona

Stamani mi sono svegliata con una grande voglia di libertà. Esco. Prendo la mia auto, sì il bollo è scaduto ma quanti non lo pagano più ricchi di me? E poi che fine fanno le tasse che pago? In cene e godimenti dei politici? E imbocco tranquilla la mia strada guidando come quando ero a Londra e mi piaceva, guido sulla corsia di sinistra e passo al semaforo col rosso: insomma, penso, cosa sono tutte queste limitazioni alla mia libertà? E poi, chi le ha decise e con che autorevolezza se cambiano ogni settimana ogni volta contraddicendo quella di prima?
Più tardi mi dicono che tante altre persone si sono svegliate con il desiderio vibrante di Libertà e che nel giro di poco Pisa è tutta ferma in una matassa inestricabile di auto e il Pronto Soccorso è intasato.
Qualcosa non ha funzionato.
Ma allora le Regole servono! Ma chi le fa tiene in conto i bisogni delle persone così diversi, così urgenti? La scontentezza è diffusa in attesa di cosa?
Ma allora torniamo al problema antico studiato e pensato e scritto e dibattuto di come organizzare uno Stato non fatto di dittatori donne o uomini più o meno illuminati ma di partecipazione collettiva, reale, quotidiana. Dare il mandato ad una persona ad un partito ogni qualche anno non sta rendendo partecipe alle decisioni fondamentali la gran parte di noi, sudditi passivi e scontenti. Tornare a vivere una vita sociale? Tornare ai spiccoli e grandi gruppi di base? O Solo cortei vociani e scomposti? Noi donne a modo nostro stiamo provando a dire quale mondo vorremmo abitare e cosa stiamo cercando di costruire perché ciò possa avvenire. Partecipare.Trovare i modi, copiare quelli che hanno funzionato ed inventarne di nuovi con la nostra esperienza concreta della realtà.

25/4/2025 - 8:08

AUTORE:
AUTRICE Sonia

Appena sveglia stamattina, ho attaccato fuori della porta d'ingresso la mia bella composizione di palloncini: uno verde, uno bianco e uno rosso, legati da un nastro tricolore...che ieri sera sono andata a farmeli confezionare in un negozio.
Per la verità volevo appenderli al cancello, ma poi ho pensato che essendo affacciato direttamente sulla strada, e dalla parte di marcia di chi esce dal mio villaggio, sarebbero stati troppo sollecitati dal vento e quindi in pericolo di scoppiare...o magari qualche bruto dispettoso negazionista incallito me li avrebbe sgonfiati...
Spero invece, tanto sono ben visibili anche da lontano, che resistano belli cosi fino a stasera, e oltre...

23/4/2025 - 8:57

AUTORE:
Don Fumino

E intato per contrastare oppure ostacolate questa festa, invisa perlopiù a questi politicanti da strapazzo, che trainano il carrozzone a spinte e nepotismo...infliggono 5 giorni di lutto invece di tre...sperando di sopire il ricordo e la memoria dei tanti caduti combattendo per la nostra LIBERTÀ!

22/4/2025 - 9:37

AUTORE:
AUTRICE Anna

quanta verità in questo scritto. Sin da piccina ho amato la festa del 25 aprile per il suo significato: Libertà una dolce e significativa parola ma che dice tutto mi piace proprio. Libertà dal fascismo e dalle imposizioni forzate di ogni tipo. Il 25 aprile è una giornata da festeggiare in tutti i sensi in piena coscienza non solo con l'ascolto della musica e dei canti della liberazione che ogni anno il Comune di Pisa ci regala ma anche con l'impegno sociale per non dimenticare e guarda caso il giorno 25 mi ricorda un'altra data da non dimenticare "mai" quella del "25 novembre' in memoria delle tantissime donne scomparse per mano di uomini violenti che non accettavano la loro libertà. Eppure è grazie anche a tante donne partigiane oltre che uomini che hanno fatto la resistenza e che oggi possiamo la parola LIBERTA'