Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
LA DIFESA EUROPEA.
Il ragionamento è di una semplicità disarmante, è proprio il caso di dire così. Lo capisce chiunque abbia un minimo di senso della realtà, o magari solo di buonsenso. Lo sintetizzo in pochi passaggi logici:
1. per oltre 75 anni abbiamo usufruito di un sistema di difesa pagato in maggiore percentuale dagli Usa. Per questo in molti, soprattutto tra quelli che oggi contestano il così detto “riarmo”, ci hanno considerato una colonia degli Usa;
2. la spesa minore in sicurezza ci ha consentito, per decenni, di finanziare un sistema di welfare che, pur con tutti i suoi limiti, ha fatto invidia nel mondo, in particolare negli Usa dove, battuta ricorrente, “puoi morire su un marciapiede se non hai una assicurazione privata”;
3. Pantalone (Usa) si è stufato di pagare la quota maggiore per la sicurezza dell’Europa. Primo perché deve risolvere alcuni gravi problemi di finanza interna (macroscopico debito pubblico); secondo perché ha scelto strategicamente di puntare più sulla competizione nell’area del Pacifico (Cina) e non in quella atlantica: terzo perché ritiene l’Europa economicamente in grado di provvedere da sé alla propria sicurezza; quarto perché non ha mai sopportato l’Unione Europea con le sue “fisime” liberali e di welfare;
4. questo avviene mentre nel mondo ci sono in atto 54 conflitti armati, ultimo India-Pakistan, che possono deflagrare in modo esteso e imprevedibile. Ma in particolare mentre sono in atto due conflitti sanguinosissimi e pericolosi per la pace mondiale: Ucraina e Medioriente. In particolare la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina è una minaccia rivolta anche contro l’Unione Europea;
5. il venire meno dell’apporto Usa al sistema di difesa europeo è un fattore insostenibile per la nostra sicurezza, nazionale ed europea, e un potenziale incoraggiamento ad un attacco anche ad altri Paesi dell’UE che, come da dichiarazioni ufficiali, sono stati messi nel mirino dalla Russia. Dunque si tratta di una falla che va chiusa al più presto.
6. l’UE ha proposto un piano per coprire le spese in sicurezza fino al raggiungimento per ciascuno Stato del 2% del Pil. Un impegno già sottoscritto da anni (compreso dal governo Conte che oggi fa il pacifista a sbafo). Una spesa che non riguarda solo l’acquisto di armi, ma anche di apparati tecnici assai sofisticati indispensabili per prevenire attacchi e impedire sabotaggi alle nostre comunicazioni e all’approvvigionamento e distribuzione di energia (vedi blackout):
7. e assolutamente vero che sia indispensabile mettere in campo un sistema di difesa unico, ma non è semplice farlo in accordo tra tutti e 27 i Paesi membri. Il percorso è iniziato, ma nel frattempo non si può restare scoperti, perché quando un Paese, o un insieme di Paesi, resta sguarnito, soprattutto in presenza di guerre ai propri confini, non si può sottovalutare anche la più lontana ipotesi di aggressione. Piangerci sopra dopo sarebbe tragico e imperdonabile;
8. dunque è da scriteriati opporsi al percorso di costruzione del, così detto, esercito unico europeo, che prevede questo primo passo dei singoli Paesi con forme di coordinamento sempre più stringenti . Né si può pensare di restare inerti fino a che tutto sarà definito. La Pace, purtroppo, si paga, nessuno te la regala e una volta che ce l’hai devi difenderla da qualunque attacco, anche con le armi, come prevede la nostra Costituzione.
Capisco che sia più facile veicolare il messaggio che dice semplicemente no al riarmo.
Questo fa parte dello spirito dei tempi che non ammette ragionamenti né complessità.
Per essere un gregge di manipolati da tosare occorre non ragionare troppo quindi: Pace, chi non la vuole? e no alle armi, perché se le hai le usi, così dicono. Come se quasi 80 anni armati fino ai denti non ci abbiano evitato, comunque, una terza guerra mondiale (atomica) .
Invece la guerra non nasce dal possesso delle armi, ma dal volere imporre la volontà di conquista del più forte nei confronti del più debole.
Per questo occorre che ci sia equilibrio negli armamenti. E, se non c’è va ripristinato prima possibile.
Meglio rinunciando tutti agli armamenti ma, in caso contrario, comunque non restando disarmati.