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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


 continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.

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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Paolo Macry
"Destino cinico e baro, quello della sinistra italiana. Non è mai stata in grado di liberarsi dall’estremismo.

12/5/2025 - 12:55

"Destino cinico e baro, quello della sinistra italiana. Non è mai stata in grado di liberarsi dall’estremismo.

 

La sua matrice socialdemocratica - cioè la matrice storica delle sinistre occidentali - è stata spesso schiacciata da ideologie illiberali, componenti antagonistiche, velleità rivoluzionarie. Dopo il 1918, i socialisti cedettero a un massimalismo che spaventò l’opinione pubblica e spalancò le porte alla reazione fascista. Dopo il 1945, furono per anni risucchiati nel campo anticapitalista e filosovietico del Pci. Quanto alle sinistre della Seconda repubblica, si sono rivelate deboli quand’erano all’opposizione e inefficaci quando andarono al governo a causa del peso che al loro interno avevano le componenti antiriformiste, i corposi residui postcomunisti, le spinte demagogiche del sindacato.

E la storia si ripete oggi. Sulla carta, il Pd sembra un’alternativa credibile. Promette riforme sociali, diritti civili, rispetto del mercato, cautela finanziaria. Ha esperienza amministrativa. Esprime egemonia culturale. È europeista, atlantista, filo-ucraino.

Ma i guai cominciano quando il partito - quotato al 20-25 per cento - deve costruire le alleanze. Perché qui la scelta di Elly Schlein sembra orientata a forze politiche che smentiscono l’identità stessa dei democrat. E cioè non tanto i rosso-verdi (elettoralmente poco influenti), ma i pentastellati di Giuseppe Conte. Ovvero un partito agli antipodi delle culture del Pd, del socialismo, del popolarismo, del liberalismo. Un partito che predica (e ha praticato quand’era a palazzo Chigi) spesa pubblica allegra, assistenzialismo, statalismo, ambientalismo ideologico, giustizialismo. Che si oppone a ponti, trivelle, nucleare, termovalorizzatori. Che cavalca il neutralismo e l’antioccidentalismo delle piazze. Che è ostile al riarmo europeo e indulgente verso Putin.

Inutile aggiungere che una simile alleanza - da Schlein a Fratoianni e a Conte - appare sbilanciata a sinistra, infiltrata dal populismo, incapace di sfondare nelle praterie liberali e moderate. Destinata perciò, come insegna una lunga storia, a restare minoranza nel Paese."







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