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Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.

Perché questa è finita o finirà a salsa di pomodoro .....
Direttore: ma un lo avevi visto che era una pistola .....
Chiedo per un amico: chi è l’aggressore e chi è .....
di Serenella Bettin Fatto Quotidiano

Sono abili. .....
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Pubblichiamo l’ultimo articolo arrivato in redazione sul tema: donne e cibo.

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Pubblichiamo uno per volta gli articoli che ci avete mandato sul tema "donne e cibo"

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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Visti da vicino...
di Valdo Mori
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Palestina-Gaza
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Qualcuno mi guarda e mi dice:
Cos'è che ti rende felice?
Io ci penso un attimo su
e poi rispondo
alla solita domanda:
quello che non mi rende infelice!
Soprattutto .....
Buongiorno,
guardiamo se scrivendo qualcosa anche qui, oltre che averlo fatto su PisaToday, qualcosa si possa muovere.

Alla c. a Resp. Servizio .....
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Quante sono le mamme invisibili intorno a noi?

13/5/2025 - 7:53

Celebrare le Mamme Invisibili.


In un mondo dove la maternità viene spesso raccontata come un sogno naturale e spontaneo, ci sono storie che restano in silenzio.

La mia è una di queste.

Ho intrapreso il difficile percorso della procreazione assistita, e anche se non sono diventata madre, so cosa significa sperare, lottare, e poi fare i conti con un’assenza che pesa come una presenza mancata.

 

Oggi voglio dedicare un pensiero profondo e sincero a tutte le donne che, come me, hanno vissuto questo cammino.


La procreazione assistita mette alla prova il corpo, la mente e il cuore. Richiede cure, tempo, energie, e sacrifici economici non da poco. Ma soprattutto richiede una forza emotiva che non si può misurare. Ogni tentativo porta con sé una speranza nuova, ogni attesa è un momento sospeso, e ogni fallimento lascia ferite silenziose.

 

Quando il sogno non si realizza, resta un dolore che spesso non ha parole, nascosto dietro sorrisi di circostanza o risposte vaghe a domande troppo dirette.


Voglio celebrare le "MAMME INVISIBILI" perché per me significa dare dignità a un’esperienza che ha segnato profondamente la mia vita.

Anche senza un figlio tra le braccia, ho conosciuto l’attesa, l’amore incondizionato, la delusione e il lutto.

 

È tempo che queste emozioni trovino spazio nel racconto collettivo della maternità. Perché dietro ogni test negativo c’è una storia che merita ascolto, rispetto e delicatezza.


Rendere omaggio alle MAMME INVISIBILI è per me un atto d’amore e di verità.

È dire a noi stesse e alle altre: “Ti vedo, ti ascolto, ti sono vicina.” E con gesti semplici ma autentici, una parola, un abbraccio, uno spazio dove potersi raccontare senza giudizi; possiamo trasformare il senso di isolamento in una forza collettiva.

Possiamo creare una comunità dove il dolore trova accoglienza, e dove il sogno, anche se infranto, continua a vivere nella solidarietà tra donne.

 

Perché nessuna madre è davvero invisibile, se scegliamo di guardare con il cuore.


Irene Bachi



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13/5/2025 - 10:54

AUTORE:
AUTRICE Pinuccia

Io vorrei spendere due paroline per le mamme mancate, per quelle che non hanno avuto la forza, la disponibilità economica, la condivisione del partner, o il coraggio di intraprendere un cammino così lungo e pieno di ostacoli...
Ma anche a quelle, come mia figlia, che pur avendo innato un gran senso materno, e senza nessun pregiudizio o rancore, hanno preferito lasciar fare a madre natura...e quindi nulla nella culla!
Quante volte ho pensato al ruolo ingrato di "madamafortuna", per l'appunto bendata...dispensiera di prole, che cerca di indovinare, o regalare a casaccio, i bebe' anche a chi non li vuole!
E purtroppo quante ce ne sono di donne che rifiutano volutamente questo dono considerandolo un intralcio fastidioso...un fardello oneroso che vorrebbero delegare al maschio...che magari, invece, desidererebbe poterlo ricevere.