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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Pensieri, dubbi e parole di Falcone: “Non ho paura .....
Trump e Pepe Mujica, due mondi capovolti: il giorno .....
C'è del vero in ciò che scrivi, ne convengo. Però .....
Lo Statuto dei lavoratori ( legge 300) fu approvato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.

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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Umberto Mosso
LA PACE E L’EUROPA.

16/5/2025 - 12:33

LA PACE E L’EUROPA.


Per anni i sedicenti pacifisti ci hanno detto che l’Ucraina, se fosse stata governata da sinceri democratici invece che dall’attuale banda di filonazisti al soldo di Washington e della Nato, avrebbe potuto e dovuto arrendersi alle soverchianti forze russe per risparmiare le vite di tante persone.
Uno svaporato professore, sfacciatamente super realista, arrivò a dire “meglio schiavi che morti”. Una massima dall’indubbio fascino da pollaio, che se fosse stata osservata dagli umani nel corso della storia avrebbe prodotto un mondo di schiavi oppressi da sparute oligarchie di prepotenti.
Purtroppo per i super realisti esistono cose, come la libertà e l’indipendenza, la dignità personale e il senso di solidarietà verso i propri concittadini, che nelle buone persone sollecitano una resistenza attiva contro la prepotenza e la violenza.
Sarebbe opportuno, per dimostrare coerenza e buonafede, che costoro pressino Hamas affinché, applicando lo stesso senso di realismo riservato agli ucraini, si arrenda alla forza soverchiante dell’esercito israeliano.
Tuttavia non sono in grado di farlo perché sanno per primi che la loro è una falsa richiesta all’Ucraina, insufflata dalla Russia per fiaccare la resistenza che il Cremlino non riesce a spegnere. E sanno anche che Hamas non si fermerà fintanto che potrà spendere e spegnere la vita dell’ultimo palestinese che vuole trasformare in martire della Jihad islamica.
Insomma gli ucraini resistono in modo convinto, mentre i palestinesi sono vittime di un omicidio - suicidio di massa programmato da Hamas.
Così l’ardore pacifista e umanitario è asimmetrico e il suo squilibrio dimostra la sua falsità.
E’ incredibile come ogni senso di giustizia sia stato cancellato d’un colpo dal DNA culturale, oltreché politico, di una certa sinistra che, evidentemente dopo anni di fiction politica su un accumulo di cambiamenti epocali maldigeriti, ha deciso di mostrarsi al naturale.
Una natura che non è neanche un ritorno alla tradizione del vecchio Pci, come erroneamente molti credono, ma che affonda le radici nel filone anarcosindacalista di fine ‘800 e quello socialrivoluzionario di Bordiga e Secchia, sconfitti da Gramsci e Togliatti.
Dunque Landini e Schlein hanno fatto fuori d’un colpo Gramsci e Berlinguer, non risparmiando neanche gli ultimi venti anni di Togliatti culminati col Memoriale di Yalta.
I due parvenu della rivoluzione a chiacchiere hanno storpiato la grande tradizione della sinistra storica italiana - che costò tanta onesta fatica, lungo lavoro e anche sangue innocente, per arrivare all’incontro con gli eredi della migliore tradizione del cattolicesimo democratico e sociale - trasformandola in una conventicola di gruppi rissosi, volgari estrattori di reddito pubblico, senza identità né bussola.
Non il vecchio Pci, ma gli eredi dei gruppuscoli extraparlamentari, gli “untorelli” che lo contestavano, hanno preso il potere nel PD, col supporto di qualche vecchio arnese rincitrullito e vendicativo.
Chi può se ne liberi.
La prospettiva da raggiungere per battere la destra e far rinascere l’Italia non è l’ammucchiata dei “gruppettari” anni ‘70/’80 sotto l’etichetta, ormai satura, di un campo largo senza centro e senza sinistra.
AAEssa va costruita con generosità verso gli italiani e umiltà nei confronti dei possibili alleati di una nuova maggioranza come quella al governo di Bruxelles e Berlino: Popolari che rifiutano la destra, Socialdemocratici riformisti, Liberali. Fuori l’anima signore e signori, non abbiamo molto tempo.
Meritiamocele davvero la Pace e l’Europa!






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