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Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.

Perché questa è finita o finirà a salsa di pomodoro .....
Direttore: ma un lo avevi visto che era una pistola .....
Chiedo per un amico: chi è l’aggressore e chi è .....
di Serenella Bettin Fatto Quotidiano

Sono abili. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Pubblichiamo l’ultimo articolo arrivato in redazione sul tema: donne e cibo.

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Pubblichiamo uno per volta gli articoli che ci avete mandato sul tema "donne e cibo"

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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Visti da vicino...
di Valdo Mori
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Palestina-Gaza
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Qualcuno mi guarda e mi dice:
Cos'è che ti rende felice?
Io ci penso un attimo su
e poi rispondo
alla solita domanda:
quello che non mi rende infelice!
Soprattutto .....
Buongiorno,
guardiamo se scrivendo qualcosa anche qui, oltre che averlo fatto su PisaToday, qualcosa si possa muovere.

Alla c. a Resp. Servizio .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Dare, togliere una vita.

18/5/2025 - 10:04

Dare, togliere una vita.
 
Quando in giro incontro ovunque persone; anziani, bambine, militari ,
giovani sportive, corpi umani in forme diverse, la mente da sola rimemora che ognuna di quelle persone è stata creata, fatta, costruita cellula per cellula, una goccia di sangue alla volta, nel corpo di una donna, nella pancia della propria mamma, in quel lungo connubio e scambio di fluidi e stati d’animo che è la gravidanza.


Tutti da sempre si viene da là dentro, da un corpo di donna e sento che
non posso condividere o giustificare la pena di morte, la fine violenta di
una vita per un crimine per quanto efferato sia stato e provo una istintiva
repulsione per ogni tipo di guerra giusta o non giusta, per quelle pene di
morte diffuse e legalizzate che sono le guerre di tutti i tipi.
 
Non uccidere, allora non è più un astratto modo di pensare ma una idea da nutrire e articolare.


Una riflessione esistenziale non un dogma.


Matilde Baroni



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18/5/2025 - 13:32

AUTORE:
AUTRICE Eva

Io sono convintissima che la pena di morte inflitta sia un crimine, e sono orgogliosissima di essere toscana anche perche' la nostra regione vanta dei personaggi illuminati, tanto da essere stati i primi a capirne l'orrore e abrogarla!
E quando sento l'arroganza del primo (ma ultimo) cittadino americano che la vuole ripristinare anche là dove non si applica più...bè allora mi sovrasta l'avvilimento e l'indignazione.
Però non accetto neppure l'idea che il male assoluto sia rappresentato soltanto da Hamas, organizzazione senza dubbio criminale, ma non certamente la sola!
Se perfino la Chiesa ha massacrato popolazioni...e la storia antica moderna e recente scopre uccisioni in massa per i più svariati motivi, che poi sono soltanto pretesti...non resta che inorridire!!!

18/5/2025 - 12:54

AUTORE:
Andrea

...della vita e dovrebbe essere libera scelta, invece con gli uomini (e pare ci siano solo uomini sotto le orrende maschere di Hamas) li da tempo si obbligano le "fattrici" a dare alla cosiddetta luce un figlio, possibilmente maschio ogni 2 (due) anni pena bastonate nel groppone e sode se non sgravano un martire per il loro dio (da noi li chiamavano figli della lupa per far grande l'impero)
Riflettete gente riflettete.

18/5/2025 - 12:39

AUTORE:
AUTRICE Anna

quanta verità in quello che provi e scrivi qui ebbene si siamo nati tutti dalla pancia di una donna una mamma che per partorire soffre con tanto dolore ma ne vale la pena per far nascere un figlio, un'altra vita umana che entra a far parte di una famiglia e che diventa parte di una comunità di un popolo che diventa sempre più numeroso finchè non arriva la cattiveria, l'invidia o la gelosia e l'odio che porta litigio e guerra per la fame di potere e di soldi e la distruzione di tutto comprese la nuova vita nata da poco. Tutto ciò è orribile eppure a Gaza sta succedendo proprio questo e non oso immaginare lo strazio di quella donna che con dolore ha partorito il suo esserino e lo vede pure morire per mani di un uomo che non ha cuore e non è certo una persona degna di rispetto credo che non ci possa essere una sofferenza maggiore di questa perdere un figlio indifeso o una qualsiasi altra persona cara che debba morire per mani di altri sotto un conflitto inutile.