Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Ultima pubblicazione degli scritti che sono arrivati sulla maternità.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
TUTTI PROFESSORI?
Dunque stiamo scoprendo che c’è una opposizione al regime del terrore di Hamas anche tra i palestinesi e una opposizione al governo Netanyahu nella società e nel Parlamento israeliani.L’opposizione ad Hamas è più complicata da definire politicamente, perché il popolo di Gaza, soprattutto, vive oppresso da un sistema dittatoriale brutale che scoraggia e limita fortemente la sua libera espressione. Ma ora che Hamas ha allentato la morsa e fame e malattie hanno ridotto allo stremo le persone, si manifesta il coraggio della disperazione.Si tratta per lo più, come al solito, di povera gente.Perché quel poco di élite miserabili di Hamas e consociati, si sono arricchiti speculando sugli aiuti internazionali che venivano intercettati e rivenduti a borsa nera, o distribuiti per estorcere consenso.Elite politico - terroristiche rimpinguate di soldi Iraniani e non solo.
Non so se le organizzazioni umanitarie internazionali fossero colluse. Non voglio crederci.Penso che gli operatori umanitari abbiano dovuto fare spesso buon viso a cattivo gioco per arrivare comunque alle persone in difficoltà e non essere sterminati dai Jiadisti.E’ giusto cercare il modo di far arrivare gli aiuti aggirando Hamas per soffocare anche questa loro residua possibilità di controllo della popolazione.La dinamica governo – opposizione in Israele ci è più comprensibile. Perché Israele è uno Stato democratico e i suoi percorsi politico – istituzionali sono simili ai nostri.Per questo sono sorpreso che molti commentatori in rete scambino per attacchi contro Israele gli argomenti che, viceversa, sollevano le opposizioni al governo di destra – ultradestra capeggiato da Netanyahu. Queste persone sono giustificate dal fatto che in questi ultimi anni la voce dell’opposizione di centro – sinistra non si è praticamente sentita in Israele. Quindi è sembrato a tutti che l’unica politica possibile fosse quella di Bibi. Ma non è così.Il risveglio dell’opposizione era iniziato alcuni mesi prima della strage del 7 ottobre.
Corruzione e riforme della giustizia in senso autoritario avevano risvegliato un movimento che si andava espandendo e mettendo in grande difficoltà Netanyahu.Se qualcuno avesse programmato una situazione che potesse congelare il governo Netanyahu pericolante non poteva pensare di meglio che la strage del 7 ottobre.Intendiamoci bene, non dico che ci sia stata una collusione tra la destra oltranzista israeliana e Hamas. Sostengo che si conferma che il terrorismo e l’estremismo islamico, come il terrorismo rosso nei nostri anni ‘70/’80, alla fine hanno sempre favorito un consolidamento della destra.
L'ultradestra israeliana è composta da partiti xenofobi, razzisti, che teorizzano lo sterminio dei palestinesi per motivi puramente religiosi o ideologici. A sentirli non si distinguono dai loro avversari. Hanno sempre combattuto l’idea dei due stati per due popoli e fatto di tutto per farla fallire.E non si tratta di una reazione al terrorismo islamico, sono così da sempre. Una minoranza del popolo israeliano ma che con Netanyahu ha raggiunto il governo e lo condiziona.A cominciare dagli insediamenti illegali che, purtroppo in molti casi, sono stati tollerati dai governi e che hanno contribuito al mantenimento costante di un clima di tensione e di odio.
Dunque se si vuole una soluzione a due Stati i nemici da battere sono sia Hamas, sia la destra oltranzista che sostiene Netanyahu.Dunque non capisco chi si dice di centro – sinistra e non sostiene l’opposizione parlamentare israeliana di centro – sinistra.Chi non sta dalla parte dei manifestanti contro il governo Netanyahu a Tel Aviv e a Gerusalemme.Io sto sulle orme di Golda Meir e Rabin, chi vuole stare a fianco di Netanyahu, di Smotrich e Ben Gvir, loschi figuri politicamente speculari ad Hamas, è libero di starci. Ma non mi vengano a dare lezioni, perché sto dalla parte che credo decisamente migliore del popolo ebraico.