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Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.

Perché è prevista la sua partecipazione alla manifestazione .....
. . . a dare di balta alla svelta il passo è breve. .....
Possibile che nessuna istituzione Italiana, presidente .....
Notiziola di prima mattina : ai nostri guerrafondai .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Visti da vicino...
di Valdo Mori
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Arriva piano piano
Si annuncia da lontano
Brontola il cielo
mentre scaccia il sereno
Nuvole arruffate
grigie biancastre
galoppano sostano
si abbracciano
si .....
Buongiorno,
guardiamo se scrivendo qualcosa anche qui, oltre che averlo fatto su PisaToday, qualcosa si possa muovere.

Alla c. a Resp. Servizio .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Un pensiero per il 2 giugno 2025

2/6/2025 - 12:25

Concludiamo con questo.. gli articoli da pubblicare per il 2 giugno 2025. RSD.

"La redazione di Spazio Donna non si limita a proporre la lettura degli articoli della Costituzione, ma ci invita a esprimere la nostra opinione. È quasi un richiamo a riflettere, a interrogarci sulla nostra consapevolezza e responsabilità in relazione a una data che segna la nascita della nostra nazione, l’Italia. Così mi sono sentita chiamata in causa, ed ecco ciò che penso."


Articolo 1 – “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” Sì, ma quale lavoro? E di chi? Quando è stata scritta la Costituzione, il lavoro delle donne non era nemmeno nominato. Il lavoro domestico, il lavoro di cura, l’educazione dei figli — tutto cancellato.

Fondata sul lavoro… ma quello delle donne vale? Viene pagato Viene tutelato? Io non l’ho mai vista, questa Repubblica fondata anche sul mio lavoro.
 Propongo di aggiungere una frase chiara: “La Repubblica riconosce ogni forma di lavoro, retribuito e non, visibile e invisibile, come fondamento della dignità umana e dell’uguaglianza.
” Senza questa estensione, continuiamo a vivere in una democrazia dimezzata.
 
Articolo 2 – “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…” Ecco. “Dell’uomo”. È il 1948, lo capisco.

Ma è il 2025: quando smetteremo di nasconderci dietro le parole neutre che neutre non sono?  Io voglio una Costituzione che nomini anche le donne, che dica chiaramente “dei cittadini e delle cittadine”, che includa, non sottintenda.

Perché i diritti si costruiscono anche attraverso le parole. E quando il linguaggio esclude, anche la realtà esclude.
Poi c’è l’altra parte dell’articolo: “i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” Le donne li vivono ogni giorno sulla propria pelle.

Ma siamo sicure che questa solidarietà non sia diventata un dovere solo per alcune?  Chi si prende cura dei genitori anziani? Chi fa volontariato nelle scuole? Chi regge il welfare quando lo Stato si ritira? Le donne. Sempre le donne. Allora diciamolo chiaramente: solidarietà sì, ma condivisa, equa, consapevole. Non una trappola morale in cui continuare a sacrificarsi.
La mia proposta per l’articolo 2?
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili delle persone, donne e uomini, in tutte le formazioni sociali ove si svolge la loro personalità, e promuove una solidarietà equa, condivisa, che non gravi solo su una parte della popolazione.”


Se vogliamo celebrare davvero la Costituzione, cominciamo a rileggerla con occhi critici, liberi, femminili.
 Non basta dire che “vale per tutti”. Va riscritta perché valga davvero per tutte.

 

Giovanna Loccatelli



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3/6/2025 - 7:32

AUTORE:
AUTRICE Sofy

"Le donne del Quirunale" nell'Italia Repubblicana di Anna Tonelli, Le Monnier editore, tratteggia queste donne, 11 in tutto: 8 mogli e 3 figlie, lontane dagli stereotipi di donne ancillari e di pura facciata, che hanno lasciato un segno...
Pur non avendo ruoli ufficiali, le mogli e le figlie (in caso di vedovanza) dei capi di Stato, si sono distinte per una presenza significativa sulla scena pubblica.
Ognuna con la propria personalità, con la sua specificità, e la sua capacità di interpretare il proprio tempo, hanno affiancato "i loro uomini" diventando personaggi pubblici nei viaggi di Stato, nelle ricorrenze civili, nell'accoglienza a ospiti prestigiosi, nella vicinanza ai cittadini durante gli eventi luttuosi...
e ognuna di loro ha lasciato un segno indelebile del suo passaggio grazie alle caratteristiche individuali...
Ma nessuna, forse, resterà nella'immaginario collettivo come Brigitte, col suo ceffone immortalato in diretta al consorte Macron, che sta facendo il giro del mondo!

2/6/2025 - 21:47

AUTORE:
AUTRICE Pinuccia

Cascare dal paradosso al ricolo è veramente un amen!!!

2/6/2025 - 21:15

AUTORE:
AUTRICE Gina

Io ho fiducia nella PERSONA: seria impegnata onesta meritevole e sincera.
So apprezzare e ammirare chi è abile e capace e sono sempre stata disponibile a riconoscere i meriti altrui e a collaborare lealmente.
Vorrei tanto che il mondo migliorasse, ma dallo sfacelo della famiglia nutro irmai tanti dubbi, che le aspettative restino imbrigliate.

2/6/2025 - 21:03

AUTORE:
Bianca

...della cartellonistica?
Non più: Benvenuti a Viareggio ma Benvenuta e Benvenuto perché per anni quel cartello stradale maschilista BENVENUTI (credo a tutti) ha fatto il suo tempo e Benvenuti/Benvenuta sembrerebbe proprio un aggiunta.
Quindi: come ormai si è fatto strada la buonasera a tutte e tutti...anche al pediatro? (il t9 me lo ha corretto due volte con pediatra) e così come il guardio giurato; in sintesi non sarò mai un vostro collego mi disse Bianco Rossi.
...un giorno che piove darò spiegazioni "più meglio"

2/6/2025 - 19:27

AUTORE:
AUTRICE Matilde

Cara Gina, ma perché qui evocare le Walkirie? Ma lo sai che rappresentano quanto di più misogino la fantasia nordica patriarcale abbia elaborato sul femminile? Perché nominarle qui? Tu dici che non ti fidi delle donne inserite nei posti decisionali; io ho fiducia in noi donne, sennò scriverei da qualche altra parte, che ne dici? Tu scrivi al maschile LAVORATORI, TUTTI INSIEME e io da tanto, e non sono sola, uso un linguaggio non sessista dove lavoratore vuol dire una cosa e lavoratrice un'altra. Io ho fiducia che dopo che saremo noi donne a portare pensieri e idee mai prese in considerazione il numero di donne consapevoli dei diritti scritti o non scritti aumenterà e tutto prenderà a poco a poco un altro modo di vivere, diverso e migliore. Ma se pensassi che donne e uomini sono tutte e tutti ugualmente egoisti e desiderosi di potere e basta ma perché pensi oggi col caldo che fa starei qui a scrivere in questo prezioso Spazio Donna che con le Walkirie, credimi, non ha nulla a che fare?
A tutte le donne che hanno fiducia nel potenziale trasformativo delle nostre idee un buon 2 Giugno giorno della Repubblica,

2/6/2025 - 16:09

AUTORE:
AUTRICE Gina

Riscritta? Preferisco di no! Tengo questa pur con le sue pecche e qualche falla da rattoppare...
si può migliorare, integrare, perfezionare, questo di sicuro.
I miei occhi sono sempre attenti a vedere, guardare, scrutare, scorgere, adocchiare, avvistare, osservare, a discernere e a dustinguere...
Di donne al comando ce ne sono parecchie in ogni settore lavorativo, e non mi sembra che siano poi così tanto virtuose e disinteressate rispetto ai loro "colleghi" maschi...mi dispiace ma non mi fido! Procediamo tutti insieme con proposte migliorative, vantaggiose e proficue che tutelino l'insieme dei lavoratori.
Diritti e doveri devono procedere parallelamente come le rotaie di un binario, per funzionare necessitano di tanti punti di vista diversi, di fantasia e creatività, di studio progettazione e programmazione che implica serio impegno collettivo...soltanto lavorando per il bene comune si possono trovare le soluzioni più idonee per correggere quelle difettose".