Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Alla faccia della filosofia!
La distruzione di 40 aerei russi operata dagli ucraini viene così commentata dalla prof.
Donatella Di Cesare:
"Spero che fra le tante news non vi sia sfuggita la notizia dell’attacco ucraino alle basi aeree nucleari russe. Questo alla vigilia delle trattative a Istanbul. C’è chi approfittando della sonnacchiosa opinione pubblica europea, e certo contro la volontà popolare, mira a una escalation del conflitto che oggi compie un salto politico gravissimo"
Faccio mio il commento di Marco Setaccioli:
"Gentile prof.ssa Donatella Di Cesare, voglio provare ad ignorare il grande imbarazzo che mi provoca il fatto che una docente del più grande ateneo d’Italia si lanci in affermazioni così di parte, ideologiche ed improbabili, perché sono particolarmente curioso approfondire questo suo perverso ragionamento.
Dopo che i russi hanno bombardato per tre anni case, scuole e ospedali, ammazzato bambini nei parchi o li hanno rapiti e strappati alle loro famiglie, lanciato bombe a grappolo nel centro di città in orari di punta, raso al suolo intere metropoli, sterminato civili a caso, istituito lager dove vengono orribilmente torturati militari e semplici cittadini, senza che la cosa le abbia fatto neanche alzare un sopracciglio, mi spiega come può la distruzione di 40 aerei usati per seminare morte ed uccidere persone innocenti essere un’escalation pericolosa?
E sa spiegare come mai il suo sincero pacifismo la fa indignare per le armi con le quali Kyiv è costretta ogni notte a proteggere le proprie città e la propria sovranità, ma non la spinge a protestare per i milioni di proiettili di artiglieria consegnati dalla Corea del Nord alla Russia o i droni kamikaze iraniani che uccidono famiglie e sventrano palazzi?
Spero che alla sua prossima lezione in aula uno studente al primo anno le spieghi in due parole per quale motivo si dovrebbe VERGOGNARE".
Aggiungo solo che lo studente, dopo la spiegazione, dovrebbe chiamare un taxi e spedirla a Mosca.