none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
COMPLEANNO
Marco Travaglio

12/10/2010 - 16:00

 

Marco Travaglio nasce a Torino il giorno 13 ottobre 1964. Consegue la maturità classica al Liceo Salesiano Valsalice di Torino e la laurea in Lettere Moderne e in Storia contemporanea presso l'Università degli studi di Torino. Inizia a lavorare come giornalista free lance in piccole testate di area cattolica, come ad esempio "Il nostro tempo". Allora assieme a lui c'era un altro noto giornalista italiano, Mario Giordano.

Travaglio fa la conoscenza di Giovanni Arpino il quale, nell'ottobre del 1987, lo presenta a Indro Montanelli. Quest'ultimo lo chiamerà per collaborare al Giornale. Indro Montanelli diceva di lui "Travaglio non uccide nessuno. Col coltello. Usa un'arma molto più raffinata e non perseguibile penalmente: l'archivio". Di questo periodo lo stesso Travaglio ricorda: "Ho fatto l'abusivo al Giornale come vice-corrispondente da Torino dal 1987 al 1992. Il corrispondente era Beppe Fossati, bravo e simpatico, ma con poca voglia di lavorare. A volte scrivevo pure i suoi articoli e lui mi dava cinquantamila lire al pezzo".

Nel 1994 Montanelli lascia il quotidiano che vent'anni prima aveva fondato; Travaglio lo segue, assieme ad altri cinquanta redattori, dando vita alla breve esperienza de "La Voce". La principale area di interesse di Travaglio è la cronaca giudiziaria, dalle questioni legate all'antimafia, ai fenomeni di corruzione, a partire dall'inchiesta "Mani pulite", sviluppata sotto forma di indagini e raccolte storico-giornalistiche. Più di una volta gli articoli di questo giornalista hanno avuto modo di suscitare le ire dei politici, senza distinzione di schieramenti.

Prima del 2001, il giorno seguente l'arresto di Adriano Sofri per l'accusa dell'Omicidio Calabresi, pubblica sul settimanale "Il Borghese", le intercettazioni telefoniche (in versione integrale e a puntate) fatte dalla Polizia di Stato al movimento Lotta Continua (sono inclusi personaggi noti quali Gad Lerner, Giuliano Ferrara, Andrea Marcenaro e Luigi Manconi).

Il 14 marzo 2001, due mesi prima delle elezioni politiche, durante un'intervista nella trasmissione "Satyricon", ideata e condotta da Daniele Luttazzi, presenta il suo libro "L'odore dei soldi", in cui attraverso i vari atti processuali si affronta il problema delle origini delle fortune di Silvio Berlusconi; Daniele Luttazzi viene in seguito allontanato dalle reti televisive Rai.

Nell'autunno del 2006 è ospite fisso nella trasmissione di approfondimento giornalistico "Anno Zero", condotta da Michele Santoro, dove Travaglio conduce una rubrica dal titolo "Arrivano i mostri".

Il 10 maggio 2008, nel corso della trasmissione "Che tempo che fa" condotta da Fabio Fazio (Rai Tre), Marco Travaglio parlato del neo-eletto Presidente del Senato, Renato Schifani, in riferimento a rapporti societari con persone a vario titolo collegate con attività mafiose. Da questo intervento nascerà un caso mediatico che farà molto discutere.

Travaglio è a tutti gli effetti un giornalista capace di innescare delle vere e proprie bombe mediatiche, caratteristiche che fanno di lui un giornalista sì di spicco, ma anche molto discusso dal punto di vista politico. Molti si sono interrogati sul suo personale schieramento politico, ma Travaglio si è sempre definito un liberale, o meglio, un "liberal-montanelliano". Ad alcuni appare un reazionario; di fatto non ha mai nascosto nel tempo per chi ha votato e perchè.

Di lui hanno detto:

"Non nominatemelo. A sentire il suo nome mi viene l'orticaria." (Fausto Bertinotti)

"Ora vi voglio presentare quello che io vorrei come ministro della Giustizia: Marco Travaglio!" (Beppe Grillo)

"Se Berlusconi dovesse morire Travaglio resterebbe disoccupato" (Pier Ferdinando Casini)

"<Travaglio è uno sporco fascista di destra." (Francesco Cossiga)


Tra le numerose collaborazioni ricordiamo quelle con quotidiani e periodici, fra cui Sette, Cuore, Linus, Il Messaggero, Il Giorno, L'Unità, L'Indipendente, l'Espresso, la Repubblica, il Fatto Quotidiano.

Ha scritto numerosi libri e molti sono stati successivamente pubblicati sotto forma di libri-inchiesta.  

 

AFORISMI

 

«Ho lavorato otto anni con Montanelli e credevo di essere di destra nel senso che la destra era Montanelli. Quando ho visto la destra all'opera ho deciso che non potevo essere di destra. Di sinistra non lo ero prima e non posso esserlo adesso visto che la sinistra ha spianato la strada a Berlusconi. Non sono più niente. In un paese normale voterei per i conservatori. Ma la destra di Montanelli era già minoritaria prima. Senza di lui è praticamente in estinzione.»

 

«La Costituzione è molto più avanzata dell'Italia e di noi italiani: è uno smoking indossato da un maiale.»

 

«Le vittime della censura non sono soltanto i personaggi imbavagliati per evitare che parlino. Sono anche, e soprattutto, milioni di cittadini che non possono più sentire la loro voce per evitare che sappiano.»

 

 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri