Nella prestigiosa Sala Gronchi del Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, il 20 ottobre alle ore 16, avrà luogo la cerimonia di premiazione della dodicesima edizione del concorso artistico-letterario "Area Protetta", organizzato da MdS Editore, Associazione La Voce del Serchio e Unicoop Firenze Sezione Soci Valdiserchio-Versilia.
LA CASA IN VIA DEL CAMPO
Una bellissima canzone inserita da Franco Simone (Acquarica del Capo-Lecce. 21 luglio 1949)
nel suo LP dal titolo “Paesaggio” uscito nel 1978.
Nel disco anche una versione originale di “Il cielo in una stanza di Gino Paoli” ed una canzone che fece molto discutere: “Cara droga”.
La canzone è la versione italiana di un famoso fado di Amalia Rodrigues.
Amália da Piedade Rebordão Rodrigues (Lisbona, 23 luglio 1920 – Lisbona, 6 ottobre 1999) è stata una cantante e attrice portoghese, considerata la miglior esponente del genere canoro noto appunto come fado e, a livello internazionale, riconosciuta come la voce del Portogallo.
Attiva per sessant'anni, dopo la sua morte, avvenuta nel 1999, fu inumata nel Pantheon nazionale tra altre personalità che hanno dato lustro al suo Paese.
Il fado è un genere di musica popolare tipicamente portoghese.
Tecnicamente viene eseguito da una formazione musicale composta dalla voce che dialoga con la guitarra portuguésa accompagnati dalla viola do fado, una chitarra di tipo spagnolo che produce le armonie ed i bassi. Talvolta alla formazione viene aggiunto il basso portoghese (baixo), a forma di chitarra spagnola, e talvolta anche una seconda chitarra portoghese.
Il nome deriva dal latino fatum (destino) in quanto essa si ispira al tipico sentimento portoghese della saudade e racconta temi di emigrazione, di lontananza, di separazione, dolore, sofferenza.
Come tutte le musiche popolari essa ha trovato la sua incubazione negli ambienti a confine della malavita e della piccola delinquenza urbana, analogamente a quanto accadde con il tango in Argentina, il samba in Brasile, il rebetiko in Grecia, e con la stessa canzone tradizionale napoletana.
La leggenda della sua origine rimanda ad una prostituta, Maria Onofriana da Severa, che esercitava nel bordello a Rua do Capelao, quartiere della Moraria, Lisbona, intorno al 1826, forse amante di un conte, una cantante-guitarrista, vissuta brevemente nella prima metà dell'800 e, forse, morta assassinata nel 1846.