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Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.

Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.

Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini. 

Ciao Bruno salutaci Renzi.
Non credo che tutte le volte sia come tu dici.
Nelle .....
Bisogna essere chiari e dire democraticamente per chi .....
Stavolta a causa di un' auto parcheggiata fuori dal .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Umberto Mosso
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di Roberto Sbragia – consigliere provinciale Forza Italia Pisa
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COMUNICATO UNITI PER CALCI
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di Umberto Mosso
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di Gabriele Paglialonga
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
LA NOSTRA CASA
di Confedilizia
Tutti addosso alla casa, Regioni e professionisti, Comuni e tecnici

30/10/2010 - 8:27

CONFEDILIZIA-via Dalmazia, 6-56126- PISA

Tel.050/561798-fax 050/555466 e-mail: apepisa@tin.it

(l’ufficio è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e il Giovedì anche dalle ore 15 alle ore 18)

 

Tutti addosso alla casa Regioni e professionisti, Comuni e tecnici.

 

Dagli addosso! Non c’è più la diligenza da assaltare, come usava nei film western del buon tempo andato. Oggi, c’è la casa. E siamo in un momento delicato, perché attorno alla casa si agitano tanti, anzi troppi, e in più settori, con uno scopo preciso: caricare i proprietari di oneri e balzelli, allo scopo di fornire occasioni di lavoro burocratico (epperciò superfluo) a questa o quella categoria di professionisti, di tecnici, di operatori.

È nota la lotta incessante condotta dalla Confedilizia contro l’introduzione del libretto casa, a favore della quale s’impegnano Regioni e Comuni dietro spinta di uno spettro amplissimo di professionisti interessati a lucrare su inutili prestazioni buroindotte. Ci sono volute le sentenze più varie della giustizia, amministrativa e costituzionale, per placare un po’ la furia dei riformatori. In compenso, l’introduzione della certificazione energetica ha recato con sé nuovi compiti cartacei per i proprietari, con relativi oneri, e con uno sfoggio - da parte delle Regioni ansiose di dimostrare la propria possibilità d’incidere legislativamente - di disposizioni cervellotiche, contraddittorie, ingarbugliate, più volte modificate.

Si annuncia all’orizzonte pure la certificazione ambientale, e parallelamente si vorrebbe legiferare in tema di certificazione acustica. A volte si apre una gara invereconda tra Stato e Regioni, a chi faccia peggio in danno della proprietà immobiliare. Sempre, s’intende, in nome di nobili valori e di supremi diritti: salute, sicurezza, igiene, la vita stessa: meglio se essi affondano in quel magma di obblighi, di lacci, di vincoli in cui prosperano gli euroburocrati. Talora, anzi, si vorrebbero sancire nuovi obblighi per la proprietà (come fu nel caso di un’ennesima manutenzione straordinaria per gli ascensori, affossata mercé l’intervento della Confedilizia in sede giudiziaria) anche quando la mitica Europa non lo chiede.

 

In realtà, si tratta, quando si viene al dunque, di mere complicazioni burocratiche, che hanno costi, richiedono tempo, recano la minaccia di sanzioni in caso di errori. I Comuni badano ancor più al sodo, cioè a far cassa, ovviamente sfruttando la casa: di qui, l’innalzamento dell’Ici sulle seconde case e sulle aree fabbricabili, i tentativi di mutare il classamento degl’immobili ai soli fini d’introitare somme più elevate, il ricorso a forme impositive reddituali nel caso di tariffe che andrebbero commisurate al servizio reso (come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti).

La Confedilizia rimane vigile e ferma nella sua indefettibile opera di difesa della proprietà: non cerca business, neppure associativi, attraverso (inutili) adempimenti buroindotti imposti ai proprietari. Ha la forza per farlo. La moralità e i valori che la ispirano le impongono di farlo.

IL PRESIDENTE – CONFEDILIZIA –PISA

Avv. Giuseppe Gambini

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