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TOSCANA
Case popolari: proposta di legge della Lega, è scontro con la la giunta regionale

7/11/2010 - 8:28

CASE POPOLARI: E' SCONTRO TRA LA LEGA E LA GIUNTA REGIONALE. LA LEGA HA PROPOSTA CHE NELL'ASSEGNAZIONE VENGA DATA LA PRIORITA' A CHI RISIEDE DA ALMENO SETTE ANNI IN TOSCANA

 

"ERP, in Toscana prima i toscani". Proposta di legge della Lega Nord Toscana



 

È stata presentata ieri la proposta di legge della Lega Nord Toscana per la modifica della legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica per quanto concerne la domanda per accedere ai bandi di concorso.

Con questa modifica, può presentare domanda di richiesta per l’alloggio di edilizia residenziale pubblica soltanto chi, italiano o straniero, sia residente da almeno sette anni nel comune al quale si riferisce il bando di concorso. Questa proposta di legge non è razzista né xenofova. Riprende ed amplia la promessa elettorale del Governatore Enrico Rossi di portare a cinque anni di residenza la possibilità di domanda per accedere all'ERP. Questa modifica vuole valorizzare tutti coloro che credono in un futuro nella nostra regione e che dimostrano di volersi integrare nel tessuto socio-economico della Toscana.

Il criterio dell’innalzamento degli anni di residenza in un determinato territorio per accedere all’edilizia residenziale pubblica di quella data terra vede già un riconoscimento normativo in alcune Regioni come la Lombardia (l.r. 8 febbraio 2005 n° 7), il Friuli Venezia Giulia (l.r. 5 dicembre 2008 n° 16), il Piemonte (l.r. 17 febbraio 2010 n° 3).

Il nuovo requisito per l’accesso ai bandi di concorso per l’edilizia residenziale pubblica non opera nei confronti degli operatori appartenenti alle Forze dell’Ordine, in quanto sono sottoposti a mobilità conseguente alla funzione svolta nell’interesse pubblico.

Ci sono, invece, delle limitazioni per i lavoratori destinati a prestare servizio in nuovi insediamenti produttivi, compresi nell’ambito territoriale di uno o più comuni a cui si riferisce il bando di concorso, e per i lavoratori emigrati all’estero, per i quali è ammessa la partecipazione per un solo ambito territoriale.

Gli interventi

 

On. Claudio Morganti (eurodeputato e segretario nazionale Lega Nord Toscana):

«L'accesso alle case popolari deve essere riservato a quelle persone che pagano le tasse in un determinato territorio, alle famiglie e agli anziani in difficoltà. Vanno aiutate le persone che hanno investito nel nostro territorio e che ora sono al collasso. Mi sembra che attualmente ci sia razzismo nei confronti dei toscani perché si danno le case popolari soprattutto agli extracomunitari che, grazie a una normativa che li agevola notevolmente nella scalata alle graduatorie, sorpassano i cittadini della nostra regione.

Vogliamo evitare casi come Coltano, in provincia di Pisa, come la 'villa dei rom' a Pontedera, come Firenze e come via di Gello a Prato dove la Lega Nord combatté una battaglia in prima persona contro la consegna non di case popolari, bensì di vere e proprie ville in stile toscano con infissi e accessori di primissima qualità. A Prato, con quello che sono costate, potevano essere costruite il doppio di case popolari standard permettendo al doppio delle famiglie di avere un tetto sotto cui vivere.

Spingeremo anche a livello nazionale affinché venga modificata la cosiddetta 'Bossi-Fini' per l'incremento degli anni di residenza per accedere ai bandi di edilizia residenziale pubblica. Una modifica che è tutta nell'interesse dei cittadini italiani».

 

Antonio Gambetta Vianna (presidente gruppo consiliare Lega Nord Toscana)

«La Lega Nord Toscana, nonostante qualcuno voglia far credere il contrario, è forte, unita, coesa e compatta. Quando abbiamo preso la tessera di questo movimento, quando ci siamo candidati, quando siamo stati eletti abbiamo intrapreso una missione, quella di dar voce al popolo toscano. Al momento della candidatura abbiamo firmato il patto di rappresentare tutti i toscani, non solo i nostri elettori.

Dobbiamo premiare chi ha dato tutto per la propria terra. Ecco che nasce questa proposta di legge regionale che vuole cancellare questo razzismo al rovescio di cui sono vittime i toscani e che vuole premiare tutti gli italiani provenienti dalle altre regioni e tutti gli stranieri, comunitari ed extracomunitari, che hanno contribuito e che contribuiranno alla crescita della nostra regione».

 

Marina Staccioli (vicepresidente gruppo consiliare Lega Nord Toscana)

«Il popolo lamenta gravi ingiustizie nell’assegnazione degli alloggi popolari. La Regione Toscana dovrebbe iniziare a compiere le proprie scelte come farebbe un buon padre di famiglia. Se guardiamo, ad esempio, le graduatorie stilate col sistema ISEE, capiamo che dietro l’aspetto parificante dei numeri, si nascondono vere e proprie discriminazioni contro i cittadini italiani. Essere un cittadino italiano o, comunque, una persona onesta, diventa, perciò, una discriminante invece di un fattore premiante.

Come si può parlare di integrazione se poi migliaia di cittadini italiani in fila da anni per ottenere un alloggio popolare si vedono superare in graduatoria da stranieri appena arrivati?

Il proposito che muove questa proposta di legge è anche quello di valorizzare tutti coloro che credono in un futuro nella nostra Regione e gli stranieri che dimostrano di volersi integrare».

 

Gian Luca Lazzeri (consigliere regionale Lega Nord Toscana)

«Questa proposta di legge si prefigge la volontà di andare a modificare le modalità di assegnazione degli alloggi pubblici. Secondo l’articolo 5 comma 1 e la tabella A della legge regionale n° 96 del 20 dicembre 1996 e successive modifiche, alla lettera b) recita che possono presentare la domanda "coloro che hanno residenza anagrafica o attività lavorativa nel Comune o nei Comuni cui si riferisce il bando di concorso […]".

La proposta di legge da noi presentata è volta a modificare tale lettera, stabilendo un vincolo temporale di residenza di almeno 7 anni nel Comune o nei Comuni a cui si riferisce il bando.

Possiamo riassumere la politica della Lega Nord in Regione Toscana con il motto "Prima di tutto i toscani". Per 'toscani' non si intende solo i cittadini italiani nati in Toscana, ma coloro che hanno deciso di mettere le proprie radici in Toscana e di contribuire attivamente al benessere della nostra regione.

Naturalmente, questa modifica non riguarda gli operatori delle Forze dell'Ordine, perché sottoposti a mobilità dovuta alla loro funzione di interesse pubblico, e coloro che, residenti, per esempio, a Firenze, per un certo periodo sono costretti a lavorare all'estero. Per il solo fatto di lavorare all'estero non è giusto che non prendano parte ai bandi, qualora tornassero stabilmente a Firenze. Ma possono partecipare al bando solo del loro ambito territoriale.

Si richiede, inoltre, di velocizzare le procedure di vendita degli alloggi attualmente occupati».

 

Dario Locci (consigliere regionale Lega Nord Toscana)

«Il limite temporale dei 7 anni di residenza, senza far distinzione tra italiani e non, costituisce un efficace antidoto alle tante ipocrisie, furbizie e strumentalizzazioni che si risolvono sempre e comunque a danno di chi, invece, con dedizione e stabilità, dà in concreto il proprio contributo per la crescita civile e il benessere della Toscana.

La proposta di legge costituisce la migliore risposta alle mode e alle sudditanze culturali del nostro tempo che spesso si risolvono in evidenti ingiustizie, una sorta di razzismo al rovescio, con conseguente danno per l'intera collettività».

 

LA REPLICA DELL'ASSESSORE ALLOCCA DELLA REGIONE TOSCANA

 
di Lucia Zambelli
Firenze «L'innalzamento a 7 anni di residenza per l'accesso alle graduatorie per un alloggio pubblico è propagandistico e inefficace". E' il commento dell'assessore al welfare e politiche per la casa Salvatore Allocca alla proposta di legge presentata stamani dalla Lega Nord sull'edilizia residenziale pubblica. «Il primo problema - dice l'assessore Allocca - è quello di impegnare risorse a vantaggio di tutti i cittadini per dare una risposta al problema abitativo reso più acuto dalla crisi economica in atto». La nuova Giunta Regionale - informa Allocca - ha messo e metterà a disposizione nel corso del 2011 una ingente quantità di risorse. Dei circa 180 milioni di euro che verranno infatti impegnati nel settore, soltanto una piccola parte, meno di 30, sono di provenienza statale. «La Lega che ha responsabilità governative - dice Allocca - potrebbe dare il suo contributo a favore dei cittadini toscani, battendosi affinché il Ministero competente, invece di ridurre le risorse, come ha fatto anche per il fondo finalizzato al sostegno affitti, avvii finalmente una seria politica di intervento pubblico».
«Ciò premesso - aggiunge - è necessaria anche una rivisitazione legislativa di tutto il settore che razionalizzi e renda più celere ed efficace il percorso di realizzazione degli interventi. A tal fine è già stata costituita una commissione per costruire una proposta da presentare al più presto all'esame del Consiglio e delle parti sociali che affronti in tre stralci organici tutta la complessa materia. Sarà ovviamente necessario rivedere anche i meccanismi di composizione delle graduatorie per l'accesso agli alloggi ERP».
Entrando nel merito delle due proposte avanzate dalle oppos izioni sul tema dell'edilizia popolare, l'assessore Allocca osserva che "una, quella che prevede l'incremento del punteggio per chi ha maggiore anzianità della graduatoria, non è una novità, era già stata inserita nella proposta complessiva di riforma presentata nella scorsa legislatura e verrà comunque ripresa in perfetta continuità, nella nuova stesura. L'altra, quella dell'innalzamento a sette degli anni di residenza nella regione necessari per l'accesso alle graduatorie, oltre a negare a molti cittadini ormai stabilmente residenti che vivono e lavorano nella nostra regione anche la possibilità di richiedere un alloggio pubblico, appare puramente propagandistica e del tutto inefficace a produrre effetti positivi. Il problema non è essere inseriti in graduatoria, ma riuscire ad ottenere effettivamente la concessione dell'alloggio».
«Il vero problema - spiega ancora l'assessore - sono le oltre 22.000 dom ande giacenti di cittadini, per la stragrande maggioranza storicamente residenti in regione, a cui si aggiungono coloro che, pur non rientrando nei limiti di reddito previsti dalla legge, non riescono a stare sul libero mercato degli affitti. Cittadini ai quali, in mancanza di politiche statali e nonostante gli sforzi della Regione, sarà difficilissimo dare risposta, se non in piccola parte»
Allocca assicura che, per rispondere alla emergenza in atto in Toscana come altrove, anche sul terreno delle spese correnti, la Regione farà la sua parte mantenendo integro, nonostante i pesantissimi tagli ai trasferimenti, il fondo di sostegno agli affitti ed aggiungendovi consistenti risorse a vantaggio dei giovani e delle famiglie di nuova formazione.

 

LA CONTROREPLICA DELL'ON. MORGANTI DELLA LEGA

 

On. Morganti risponde ad Allocca: "Propagandistico è stato il programma elettorale di Rossi. La sinistra ha preso in giro i toscani"

L'eurodeputato Claudio Morganti risponde per le rime all'assessore regionale al welfare e alle politiche per la casa, Salvatore Allocca, il quale ha definito la proposta di legge della Lega Nord Toscana sull'edilizia residenziale pubblica 'propagandistica ed inefficace'

«Di propagandistico – spiega il segretario nazionale del Carroccio toscano – a questo punto ci son soltanto le dichiarazioni di Rossi che, nel proprio programma elettorale, prima aveva promesso l'innalzamento a 10 anni, poi scese a 5 e ora se ne è 'dimenticato'.

Allocca, famoso solo per le pagliacciate sui tetti, ancora una volta sta ingannando gli elettori, i quali e stanno subendo l'ennesima promessa non mantenuta. Questo ormai i toscani lo sanno. È lo stile della sinistra e del Pd – conclude Morganti –: fare promesse per prendere i voti e poi non mantenerle».

 

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