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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
SAN GIULIANO
Marchetti (Spi): le due Italia, Cgil e Confindustria

29/11/2010 - 8:37

COMUNICATO

 

LE DUE ITALIE; CGIL E CONFINDUSTRIA

Federalismo nord sud

 

SAN GIULIANO La presidente di CONFINDUSTRIA dichiara che per ora si può fare il federalismo, ma solo nelle regioni ricche, cioè Lombardia, Piemonte, Veneto Liguria, Emilia Romagna, poi le altre si può fare in seguito. Cioè Ella dice, che le risorse, le leggi, la sanità la scuola, ecc ecc possono essere differenziate, significa, una profonda divisione del Paese, significa dire chi sta peggio si arrangi, intanto noi pensiamo a noi, una idea questa che ci riporta non al 900 ma a prima del 1860 (unità d’Italia) , una idea che rischia di affossare anche le stesse regioni del Nord le quali diverrebbero le regioni povere d’Europa senza risorse e possibilità di competere. Significa una idea arrogante ed egoista che viene da una associazione nella quale molti dei suoi aderenti in passato ed oggi, debbono le loro ricchezze proprio per lo sfruttamento senza regole che hanno esercitato nei confronti del Sud, significa avere una visione, miope e sbagliata del mondo.

Il 27 novembre alla manifestazione della CGIL non c’erano solo i lavoratori e pensionati, c’erano i rappresentanti dell’Italia migliore.

Nel corteo c’erano i lavoratori di Enna e poco più avanti quelli di Cuneo, c’erano i pensionati toscani i lavoratori sardi ed i precari emiliani, milanesi e veneti, c’erano i portuali genovesi, e i ricercatori, c’erano le persone di una Italia intera che guarda al futuro.

C’erano le donne e gli uomini i quali sanno che il domani non può che essere costruito tutti insieme.

Un Italia più giusta è un paese che sa riconoscere i diritti delle persone, in tutti i luoghi dove essi si trovano, e questo è il contratto nazionale .

Un paese forte è un paese che sa dare prospettiva e futuro ai propri giovani senza farli fuggire dalle loro terre dalle loro case.

Un paese che da a tutti le opportunità di poter studiare o lavorare, senza che il lavoro sia una conquista.

Un Italia dove ogni paga il giusto rispetto alle sue possibilità, e non che prenda tutto e non paghi nulla.

un luogo dove la cultura il sapere venga considerata una ricchezza e non un peso da togliere.

Questa Italia ha manifestato liberamente a Roma, persone che hanno un idea del futuro, che sanno che il domani passa attraverso il lavoro qualificato, tecnologicamente avanzato.

Una idea distante da quella rappresentata dal presidente di CONFINDUSTRIA e da questo Governo.

La ministra dell’istruzione ha dichiarato che ha trovato triste vedere gli studenti sfilare in corteo insieme ai pensionati. Ecco noi troviamo triste in un paese uscito dalle lotte partigiane, nato dalla volontà di tanti giovani che per una idea di libertà hanno dato la propria vita di ventenni, oggi abbia un ministro che ha questi pensieri, queste opinioni, questo è si davvero triste.

Ecco il 27 novembre siamo andati a Roma perché sia questa Italia che dobbiamo ricostruire, altrimenti siamo tutti, nord centro e sud destinati irrimediabilmente destinati a perdere un ‘altra volta come 70 fa.

 

Franco Marchetti

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