Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
*Nasce a Pisa lo “Sportello unico per l’inclusione sociale”, ufficio informativo
per il collocamento di persone con difficoltà occupazionali (disabili, donne, immigrati)
dell’intera Area Ue “Alto Tirreno” (Toscana costiera, Liguria, Sardegna, Corsica)*
Una sorta di ufficio informativo speciale per il collocamento di persone in situazione già effettiva o incombente di esclusione occupazionale: diversamente abili, donne, immigrati, casi di marginalità. Si chiamerà “Sportello unico per l’inclusione sociale” e sarà aperto dalla Provincia di Pisa, attraverso il Servizio lavoro e sociale, nei locali del proprio Centro per l’impiego di via Nenni a Cisanello.
IL PROGETTO. L’iniziativa, spiega l’assessore Anna Romei, “è sviluppata in collaborazione con le altre Province della Toscana costiera: Livorno (con la società in house Provincia, Livorno Sviluppo), Lucca, Massa Carrara e Grosseto; e s’inquadra nell’ambito del programma operativo comunitario ‘Italia-Francia Marittimo’ con la denominazione ‘MedMore&Better Jobs Network’. Per questo le funzioni del futuro punto d’ascolto saranno estese a tutte le aree incluse nel programma Ue: oltre alla fascia alto tirrenica della nostra regione, ne fanno parte Liguria, Sardegna e Corsica”.
OBIETTIVI. L’intento è quello di creare e consolidare una rete di enti, parti sociali, organizzazioni di imprese e associazioni del terzo settore, finalizzata al miglioramento complessivo della occupabilità di tutti i soggetti in qualche modo svantaggiati. In concreto lo ‘Sportello unico per l’inclusione’ nascerà come aggregazione e coordinamento di strutture già esistenti al Centro Impiego - lo Sportello immigrati, lo Sportello disabili e il Centro antidiscriminazione - dando vita a un ventaglio organico di prestazioni rivolte all’area del disagio. I tre servizi attuali verranno così a rappresentare altrettante ‘divisioni’ di un servizio unitario, all’interno del quale l’addetto all’accoglienza orienterà gli utenti in base alle loro specifiche necessità e ai relativi sportelli di riferimento.
PROSPETTIVE. “Questo nuovo assetto – prosegue l’assessore Romei insieme a Paolo Nanni, presidente di Provincia Livorno Sviluppo – permetterà agli utenti stessi di velocizzare il reperimento delle informazioni e di avvalersi, in modo rapido, dell’erogazione delle prestazioni, che vedranno a loro volta migliorata la propria efficacia: ci sarà infatti un solo punto di riferimento, al quale potersi rivolgere per la soluzione delle rispettive situazioni di disagio, senza più dover accedere, con una notevole dilatazione dei tempi di risposta, a strutture diverse”. Lo Sportello inclusione entrerà in attività dall’anno prossimo, ricevendo ogni martedì e giovedì dalle 9 alle 12.