Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
PISA.
"Là dove c’era l’erba..." è il dossier stilato dalle associazioni ambientaliste pisane (Legambiente, Wwf, Lipu e il Comitato per la salvaguardia dell’acquedotto Mediceo) sul consumo di suolo da interventi urbanistici a Pisa e dintorni. È stato presentato ieri nella sede di Legambiente e illustrato da Marco Ricci, presidente dell’associazione, da Giovanni Carmignani, del Wwf, e Sergio Sabatini, del Comitato per la salvaguardia dell’acquedotto Mediceo. Il dossier documenta il consumo di suolo nel Comune analizzando i progetti di "cementificazione": 31 interventi urbanistici di varia natura e dimensione, di cui 16 in fase di realizzazione, 9 in progetto e 6 in previsione.
«Tutti - ha detto Ricci - prevedono un consumo di suolo agricolo o libero procurando un doppio impatto ambientale: da un lato maggior inquinamento, dall’altro maggiore vulnerabilità del territorio, sempre più esposto a disastri ambientali».
E i numeri parlano chiaro: 3.164.500 mq, pari a 316 ettari, è la superficie interessata alle trasformazioni urbanistiche. 2.061.000 mq (65% del totale) sono (o erano) di superficie agricola. Tra i singoli progetti, quelli più discussi riguardano la Tangenziale Nord e la nuova sede della Provincia.