Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Federazione di Pisa di Rifondazione comunista comunicato stampa PISA - Da sempre chi si impegna, partecipa, lotta per cambiare lo stato di cose presente si pone fuori dalla legge vigente. Da Nelson Mandela a chi occupa una casa per il diritto all'abitare, da Sandro Pertini a un operaio di Pomigliano in lotta sindacale per affermare un diritto spesso si attraversa una fase "fuorilegge". È sempre stato cosi, a meno che non siano le rappresentanze istituzionali a farsi carico del cambiamento. Di tutto ciò ovviamente ne sono ben al corrente anche i dirigenti scolastici di alcuni istituti pisani ed è per questo che riteniamo molto grave il comportamento che stanno assumendo, inflessibile e decontestualizzato, nei confronti delle alunne e degli alunni che hanno aderito e partecipato alle iniziative di protesta contro il DDL Gelmini. L'eccesso poi arriva dalla lettera inviata ai genitori da parte della dirigente del Liceo "Buonarroti" dove viene esplicitato il suo intendimento: sospensione scolastica e 5 in condotta agli studenti che pacificamente hanno partecipato alle proteste nazionali. Un uso distorto e intimidatorio del voto in condotta nel quale vediamo una provocazione e, per di più, messo in atto in un quadro di riduzione dei diritti di chi dissente, di chi si oppone, siano essi studenti come lavoratrici o lavoratori. Di questo si tratta, nient'altro che una minaccia messa in atto per punire il dissenso e le sue forme di protesta Per quanto ci riguarda ribadiamo quindi che il nostro partito e la sua giovanile, oltre ad essere partecipi ed attivi in tutte le iniziative per l'abolizione di questa legge, vogliono esprimere solidarietà e sostegno sia ai ragazzi, che ai genitori che sono costretti a dover affrontare la ritorsione dei dirigenti scolastici; apprezziamo, inoltre, la presa di posizione dei tanti docenti del Liceo "Buonarroti" che stanno prendendo le distanze dalla dirigente scolastica. Infine, considerato il comportamento tenuto in questa vicenda, ci domandiamo come la dirigente potrà ricucire la perdita del senso di appartenenza non solo con l'istituto con cui dovrà lavorare ma con le istituzioni e l'intera città che in questa periodo con proteste civili e democratiche, è stata protagonista ed esempio per tutto il paese. Luca Panicucci Giovani comunisti/e Partito della Rifondazione Comunista