Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
COMUNICATO
SAN GIULIANO
Il Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo Niccolini di San Giuliano Terme
preso atto che:
- il Ministero ha deciso di dare il via entro la fine di dicembre 2010 ad una sperimentazione indirizzata ad individuare dei sistemi di valutazione e di misurazione delle performance delle scuole e dei docenti;
- la sperimentazione riguardante la valutazione coinvolgerà, su base volontaria, le scuole secondarie di primo grado della provincia di Pisa prendendo in considerazione test standardizzati elaborati dall’Invalsi;
evidenzia che
1. L’approccio didattico implicito nella concezione della valutazione su test nazionali sostituisce all’insegnamento individualizzato, che tiene conto dell’universo dell’allievo e del contesto socio-culturale-economico in cui l’insegnante deve operare, una prova oggettiva asettica, che annulla, di colpo, la soggettività non solo dell’alunno, ma anche dell’insegnante;
2. Porre una relazione di dipendenza tra il risultato degli studenti nei quiz e il salario docente potrebbe indurre a dedicare una buona parte delle ore di lezione all’allenamento ai quiz, a dispetto delle reali necessità degli studenti e delle classi, imponendo inoltre ritmi e tempi obbligatori;
3. Imporre una concorrenza tra scuole e tra insegnanti all’interno delle scuole svilisce il senso della scuola pubblica e il ruolo costituzionalmente definito di promozione delle pari opportunità formative per tutti: la penalizzazione economica delle scuole che risulterebbero più in difficoltà avrebbe come effetto l’ampliamento della forbice, le cui prime vittime sarebbero gli alunni;
4. Nessuna “scientificità” è garantita da test uguali su tutto il territorio nazionale e nessun miglioramento della didattica può esistere a prescindere dal contesto in cui gli insegnanti si trovano ad operare.
Per questo invita
Gli altri Consigli di Istituto a esprimere dissenso verso questa forma di valutazione e i Collegi Docenti a non partecipare alla sperimentazione.