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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
LA NOSTRA CASA
di Confedilizia
E ora si pensa alla patrmoniale....

18/12/2010 - 8:05

CONFEDILIZIA VIA DALMAZIA, 6 -56126- PISA

(tel 050/561798-fax 050/555466 -apepisa@tin.it)

(dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e il giovedì anche dalle ore 15 alle ore 18)

 

E ORA SI PENSA ALLA PATRIMONIALE...

 

"Il debito pubblico italiano ammonta a oltre 1857 miliardi di euro. Ogni secondo aumenta di oltre 2300 euro, 150mila al minuto, quasi 9 milioni l’ora, oltre 200 milioni di euro ogni giorno che Dio manda in terra" (O. Giannino, Panorama 25.11.’10).

Eugenio Scalfari (la Repubblica 28.11.’10) ha la ricetta pronta: ci vuole "una riforma fiscale che tassi il patrimonio".

Una tassazione di questo tipo avrebbe un effetto devastante, sul piano psicologico anzitutto, ma anche su quello della credibilità dello Stato.

Ogni tassazione di tipo patrimoniale dà il sigillo dell’ufficialità all’incapacità di un sistema tributario di tassare la ricchezza dove essa è veramente, per colpire invece i beni in sè solo perchè facili da individuare, indipendentemente dal fatto che diano o no un reddito.

Non si risanano le pubbliche finanze inventando ricchezza solo per fare cassa, com’è tipico di ogni Stato in bolletta anche dal punto di vista morale oltre che da quello dell’equità tributaria.

Una tassazione di questo tipo, poi, nasconde un esproprio surrettizio.

E’ – nonostante si faccia finta di non saperlo – il caso dell’Ici (abolita – ma non del tutto – per gli immobili urbani, e viva e vegeta per le aree "edificabili"). Per questo tributo (come per qualsiasi patrimoniale stabile) "non è tanto la esistenza di una aliquota elevata che determina una occulta espropriazione del bene senza indennizzo, quanto piuttosto la prolungata tassazione nel tempo del bene, la quale determina alla lunga (dopo 10-15 anni) una sommatoria di imposte pagate pari o molto prossima alla parità, o se del caso superiore, al valore di mercato del bene. In tal modo il contribuente, pur rimanendo titolare del bene, sopporta un esborso monetario che si approssima al valore del bene sino ad eguagliarlo" (ordinanza 4.7.2007 Commissione Tributaria provinciale di Roma, in: Gazzetta ufficiale Repubblica Italiana, ed. Corte Costituzionale, 2.4.’08).

Ma non è certo con la tassazione (tantomeno, con quella patrimoniale) che possiamo credere di risolvere i nostri problemi. "Il futuro è di chi ha basse tasse e spesa pubblica" (Giannino, ivi).

 

IL PRESIDENTE CONFEDILIZIA PISA

Avv. Giuseppe Gambini

 

 

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