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E' davvero con grandissimo piacere che pubblico il profilo di questa settimana, uscito come sempre dalla penna di Stefano Benedetti, ma con un valore in più.Quello delle storie compiute, che nascono in quel passato che abbiamo preso come riferimento, ma che arriva fino ai giorni nostri, dando completezza alle vite e alle vicende dei personaggi che vengono ricordati. Ancora di più quando si racconta la storia di un emigrante, quale che ne sia il motivo all'origine. Mi unisco perciò a quanto scrive Stefano, dedicando questo articolo all'amico Leo Gargi 

. . . non erano i M5S che con il 33% ci raccontavano .....
. . . anche lì nel podere Baldinacca mi disse mi pa' .....
“Un bel tacer non fu mai scritto
Il guidatore di " barocci " è rimasto indietro, pensa .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vi porto con me.

di Roberto Castagnetti
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Di Moreno Petretti
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di Bruno Pollacci
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di Bruno Pollacci
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Ricordi
Aspettando che arrivi un vecchio amico
ricerco nel mio cuore
che languisce
un ricordo a me caro
un ragazzo che ripara
quaderni e libri strappati
dai .....
Steso sopra a quel letto
Prigioniero del tuo corpo
Ma fra noi C'è quel respiro
Che ci lega
E quel suono senza voce
Che mi tuona nella testa
Puoi .....
MARINA DI PISA
Il nuovo porto turistico sarà pronto dal 2012

28/12/2010 - 7:53

MARINA. Il nuovo porto turistico sarà pronto per accogliere le barche prima dell’estate del 2012. La conferma arriva dalla Boccadarno Porto di Pisa spa.I lavori, iniziati nell’aprile 2010, sono illustrati dal professor Paolo Sammarco, docente di idraulica all’università romana di Tor Vergata e autore del progetto insieme al professor Alberto Noli della Modimar.«Un porto come quello di Boccadarno non ha molti eguali - dichiara Sammarco - in quanto è inserito in un contesto di grande pregio storico e ambientale. Ma prima di tutto dobbiamo ricordare che progettando e realizzando il porto abbiamo bonificato e riqualificato un’area che era fra le più degradate della costa toscana. Abbandonati da circa vent’anni e ormai fatiscenti, i ruderi della ex fabbrica deturpavano l’intera costa pisana. Aggiungo che probabilmente il parco naturale - o comunque gli enti pubblici competenti - non avrebbero mai avuto le risorse per acquisire l’intera area, che era ed è proprietà privata, per fare la bonifica che è stata fatta».

Fonte: Il Tirreno
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