In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario.
VECCHIANO.
Previsioni, anticipazioni, pronostici. Le voci si rincorrono. Imperversa il toto-sindaco anche in ambienti lontano dal palazzo. Il nome più gettonato, senza ombra di dubbio, è Lunardi.
Il diretto interessato ringrazia e non si pronuncia. «Mi sento onorato, prima ancora che lusingato - confida - sono grato per la stima e i riconoscimenti che mi arrivano. Però è prematura ogni decisione. Anzi, sono convinto che non sarebbe male dare via libera ai giovani. I giochi si faranno al momento opportuno. Giusto così. Occorre prima mettere in moto l’organizzazione. Di certo, ripeto, esistono forze vive e valide tra le nuove generazioni».A Lunardi domandiamo se gli venisse chiesto di privilegiare esperienza e competenza, come si comporterebbe? «Preferisco - risponde - dare tempo al tempo. È doveroso sottolineare che Rodolfo Pardini sta facendo davvero bene. Lo ha evidenziato anche nelle fasi concitate e non facili degli ultimi giorni. Merita ampia considerazione».