Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Saluti.
Ultima foto, siamo all’ultimo dell’anno, e per ultimo faccio una cosa che non avrei mai voluto fare: un fotomontaggio!
È passato tanto tempo da quando “quattro gatti” di migliarinesi (non quei quattro gatti!) si sono messi in questo incredibile e duro, meraviglioso eppure strano, soddisfacente ma tormentoso impegno di mandare avanti un “vero” giornale che ha trovato una larga accoglienza fra un grande numero di paesani e confinanti, operai e professori, politici e sportivi.
Nella mia ultima foto dell’anno che termina oggi ho racchiuso tre immagini del nostro Fiume, come tre sono suppergiù le parti in cui si divide il giornale: la cultura, l’informazione e il dibattito.
La tradizione è come chiara e spumeggiante acqua azzurra che gioca e si muove ribollente come ha sempre fatto da migliaia di anni, dove ha attinto la gente di Ungaretti e continua a farlo quella di oggi;
la cronaca è come acqua che si incanala in strade segnate dall’uomo e dai suoi fatti, che scorre veloce e cambia volto tantoché quasi non è possibile vedere quale colore abbia;
lo scambio di vedute ed opinioni si identifica in un ribollire di schiuma, che a parità di massa occupa uno spazio maggiore, schiuma come metaforica a volte è quella dei controbattenti sull’argomento politico o solamente polemico e dove c’è una controcorrente ed un rimescolamento del fondo che quasi non è possibile non possa essere paragonata ad acqua intorbidita,
ma, chiara e allegra o veloce e seria o torba e astiosa, la nostra è, ed ha, una VOCE… e quest’acqua non può essere che quella del nostro SERCHIO.
Buon anno.