Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Chi ha visto "La carica dei 101" si ricorderà delle prime scene dove c'è una carrellata di cani e padroni che si assomigliano in maniera sorprendente.
Forse è la somiglianza innata che fa scegliersi (chi si somiglia si piglia) oppure il lungo stare insieme annulla le differenze.
Io mi sento come il Serchio di stamattina, annebbiato e malaticcio, ma verranno tempi migliori, spero più per Lui che per me!
Comunque se vogliamo trovare chi ama il Fiume Nostro come noi, dobbiamo andare in Garfagnana e valutare i loro sentimenti come fa un vecchio cantore: Gino Custer De Nobili
AR SERCHIO
Serchio, che a furia d’esse stravagante,
hai creo quer ditto màgïo che gósti
più der Serchio a’ llucchesi e unfin er Dante
ti mentóva e sei scritto in tanti posti,
ti vo’ ben. Ti vo’ ben proprio parlante
ma se sei ‘hiaro come ir vin dell’osti.
Nun quando bugni e sei tutto stiumante
e torbo come tanti ceffi tosti.
E ordavinlà non ci fa più er gioetto
di vienì per er nostro seminato
come una vorta: resta ner tu’ letto.
Perch’oggi, se ‘un ci pensa Lu’ lasse,
come che essendo ir sèolo sbarbato,
de’ sSan Frediani nun ce n’enno piùe.