Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
...e infatti si è annuvolato ieri mattina sulla brina e ieri sera, puntuale, acqua!
Siamo abituati a chiamare brina quella formazione di "nebbia ghiacciata" che si trova in certe mattine invernal-primaverili, ma vi sono vari nomi che ne distinguono le forme e le conformazioni.
La rugiada, la brina e la galaverna hanno tutte la stessa origine.
Nell'aria è sempre presente un certo quantitativo di acqua (umidità atmosferica) che, a causa del raffreddamento notturno, si deposita sotto forma liquida formando la rugiada o solida formando la brina.
Se poi il raffreddamento è molto più intenso e tale da far precipitare le nebbie invernali, si forma la galaverna, che è più spessa ma del tutto simile alla brina.
La brina può formarsi anche sopra altra brina, ghiaccio o neve e viene chiamata brina di superficie.
Questo accade non solo in natura ma anche nei frigoriferi e congelatori.
Stamani non è brinata!