Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
SAN ROSSORE. Nuovamente rinviato ieri l'affondamento della carcassa della balena a causa della zavorra insufficiente.
Di buon mattino, una chiatta e un’imbarcazione della Capitaneria di porto avevano dato il via alle operazioni, trasportando i resti della balenottera a dieci miglia dalla costa, nel punto previsto per l’inabissamento.Ma il lavoro si è rivelato più complicato del previsto. Le cattive condizioni della carcassa hanno aumentato le difficoltà nell’ancorare le zavorre. Poi si è scoperto che i pesi che avrebbero dovuto accompagnare i resti del cetaceo sul fondo del mare a 50 metri di profondità non erano sufficienti.
Dopo aver verificato che non c’era nulla da fare, il corteo marittimo si è di nuovo avvicinato alla costa, una delle due imbarcazioni ha raggiunto terra per andare alla ricerca di nuove zavorre, mentre l’altra nave ha vegliato sulla balena e vigilato sul fatto che nessuno incrociasse quella rotta. Le operazioni sono comunque proseguite fino a tarda sera, nel tentativo di portare a termine la missione, ma è probabile che l’affondamento avvenga solo questa mattina. A quanto sembra, occorreranno diverse tonnellate di peso (una decina) per consentire alla balenottera di raggiungere il suo loculo marino, ma a quel punto - come abbiamo già ricordato nei giorni scorsi - prenderà il via la sua seconda vita.