Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
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Piccole e grandi prove per cominciare a ragionare in cerchio
Se sentite una goccia d’acqua che scende dal rubinetto e siete a letto che fate? Uno potrebbe pensare: è solo una goccia, mi devo alzare proprio io? Ci penserà qualcun altro a chiudere il rubinetto. Intanto le gocce scendono scendono scendono... mentre lui dorme e ronfa. Quale storia laggiù attende la fine?
Ascanio Celestini ha scritto il suo finale in un libro intitolato Io cammino in fila indiana, una raccolta di parabole anarchiche e sovversive di cui trascrivo un assaggio:
“Io cammino in fila indiana.
Io sono il numero 23724.
Non lo posso dire con certezza.
È una cosa che ho dedotto dal fattoche quello che cammina davanti a me mi ha detto che lui è il numero 23723.
Perciò se la matematica non è un’opinione io sarei proprio il 23724.”
Al centro di ogni storia ribelle di questo libro c’è un’immagine, da cui partono le parole di un breve “racconto-cerino”. Durante la lettura ecco spuntare un dubbio o un lume nella nostra testa e alla fine un sorriso amaro sulla nostra bocca. Ricordo di essere ammutolito quando, qualche anno fa, dopo il suo spettacolo “Appunti per un film sulla lotta di classe”, tesi la mano ad Ascanio Celestini per salutarlo e gli dissi: “Ciao, perché non gli facciamo un dispetto e votiamo Sinistra arcobaleno?”. Mi fece: ”Ciao”, mi strinse la mano, scosse la testa e con una smorfia sulla bocca continuò a parlarmi del suo impegno militante con i precari autorganizzati del call center Atesia. E ora con questo libro ci avverte: “A volere smettere di camminare in fila indiana, bisogna cominciare a ragionare in cerchio”. Proviamo.
Se il 1° marzo avete visto manifestare per le strade migranti che chiedevano il diritto di cittadinanza a chi nasce in Italia, il diritto di voto amministrativo e la chiusura dei Centri di identificazione ed espulsione, immaginate che sono persone uscite dalla fila indiana.
Se pensate che sia il momento di riprenderci le scuole pubbliche, di associarsi all’Anpi e di continuare a manifestare il 12 marzo per difendere la Costituzione, state smettendo di camminare in fila indiana.
E poi molte altre piccole e grandi cose possiamo immaginare anche noi per ragionare in cerchio. Cresce quello della legalità democratica: lunedì 7 marzo da Pisa parte la Carovana Nazionale Antimafie che percorrerà molte regioni europee e tornerà a Pisa mercoledì 16; sono previsti incontri con studenti, un dibattito sullo sfruttamento dell’immigrazione nella provincia di Pisa e una cena con prodotti delle terre confiscate ai mafiosi. “Bambini alla riscossa”, promette il marzo della ludoteca per ricordare i 150 anni dell’unità d’Italia. Se domenica 20 marzo alle ore 17:00 al Teatro Rossini di Pontasserchio andiamo con i nostri bambini e le nostre bambine allo spettacolo delle e con le bravissime Chiara Pistoia e Francesca Pompeo sulla cittadinanza cre-attiva e interiore, ispirato a Pinocchio, burattino ribelle, continueremo a formare i cerchi della legalità che si sono avviati nei laboratori di molte classi delle scuole del nostro territorio. Se sabato 9 marzo siete andati col vostro bambino o bambina al carnevale nella natura “Alberi in maschera”, organizzato con la collaborazione di Legambiente nel Parco di Migliarino-San Rossore si sarà formato un bosco incantato che vive nella macchia, fuori dalla fila indiana. E i volontari che hanno pulito la spiaggia di Marina di Vecchiano insieme per le dune ad asini e cavalli in una fredda giornata di febbraio, sono altre persone uscite dalla fila indiana.
Se abbiamo firmato il referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua come ha fatto Ascanio Celestini e vogliamo vincerlo, proviamo a uscire dalla fila indiana in cui il Ministro degli Interni, il governo e le società quotate in borsa vorrebbero intrupparci. Per paura del voto popolare hanno separato le date di elezioni amministrative e referendum, con un costo aggiuntivo di centinaia di milioni di euro. Hanno paura di perdere e puntano al mancato quorum. Fermiamo la fila indiana della privatizzazione forzata dell’acqua. Proviamo a diventare tante “gocce d’acqua” e sfilare a Viareggio martedì grasso 8 marzo davanti al carro “Acqua: l’oro blu”. Partecipiamo alla manifestazione nazionale a Roma il 26 marzo. Tutti al voto il 12 giugno!
I racconti di Ascanio Celestini sono quasi fiabe e filastrocche sulla nostra storia che a volte mi ricordano il grande Gianni Rodari, un maestro nel costruire finali diversi. Proviamo.
1. Un uomo seduto su una sedia vede una goccia d’acqua che cade dal rubinetto. Pensa: è carnevale, sarà uno scherzo! Si infila nel letto e ronfa.
2. Un uomo seduto su una sedia guarda il rubinetto che gocciola. Pensa: è una goccia… cadendo la goccia scava la pietra, le pietre rotolano e l’acqua seppellirà le macerie. Allora l’uomo si alza, si rimbocca le maniche e impedisce il diluvio.
3. Inventa tu il tuo finale…