Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
INTERVENTO DI
VALERIO CIACCHINI LEGA NORD TOSCANA
consigliere comunale del Gruppo Misto a San Giuliano Terme
CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 MARZO 2011 APERTO AL PUBBLICO SU
UNITA' D'ITALIA
QUESTO DI SEGUITO E' IL TESTO INTEGRALE DEL MIO INTERVENTO.
Fra tutti gli attestati di felicitazione per l'evento dei 150 anni dell'unità d'Italia, non potevo far mancare in questa occasione,invece la voce critica della LEGA NORD che con onore ed orgogliosamente rappresento. La Lega, movimento politico localista, nata dal popolo fine anni 80, ha scelto sin da subito e senza indugio la strada democratica, indirizzandosi a cercare di cambiare il sistema da centralista a FEDERALE, dal suo interno ed a tale scopo,andando addirittura a governare nella tanto criticata " ROMA LADRONA",la Lega ha quindi rispettato sempre i fondamenti del nostro stato, la costituzione e l'unità nazionale.
Il " SECESSIONISMO"e l'"INDIPENDENTISMO" spesso urlato da alcuni esponenti della Lega, sono sempre state una provocazione elettorale, una metafora utile all'obiettivo principale della Lega, che è sempre stato non la divisione, ma un rafforzamento dell'unione nazionale, tramite il " FEDERALISMO". Certo non possiamo negare questo nostro scarso amore patrio, ma non siamo degli alieni o degli esseri strani, questo sentimento va coltivato e non viene per forza e se l'elettorato della Lega,cioè circa un 10% è così poco patriota, probabilmente dipende dallo stato che non è riuscito con le sue politiche, a creare in tanti cittadini, come in noi leghisti,quel sentimento patriotico di cui invece ne vanno fieri cittadini di tanti altri stati come non a caso,stati federali come la Germania e gli USA.
Anzi al contrario probabilmente questa Italia Repubblicana madre per alcuni e matrigna per altri, con le sue politiche di assistenzialismo e di clientelismo , di divisione in cittadini di serie A e cittadini di serie B, di cittadini con soli doveri ed altri con soli diritti, una Italia in parte laboriosa e produttiva e l'altra omertosa soggiogata alle mafie lasciata con cinismo al suo destino, ha prodotto in tanti italiani un sentimento di scarso riconoscimento nell'unità nazionale, sentendosi spesso discriminati e comunque non coagulati uniformemente e con imparzialità in un unico popolo.
Ma l'Italia è la nostra Patria e ripeto non ne contestiamo l'unità, principalmente contestiamo e critichiamo fortemente la forma di stato. Il federalismo che indica l'unione di più stati,avrebbe garantito ad essi una loro autonomia, perché federalismo vuol dire proprio autonomia di uno stato decentrato, rispetto ad uno stato accentrato e burocratico. L'idea federalista fu particolarmente viva nel risorgimento, vi furono due principali correnti, una denominata "neoguelfa" con Gioberti, Cesare Balbo e Massimo D'Azeglio, l'altra corrente con Cattaneo e Ferrari, ma queste nuove idee federaliste, per la concezione di uno stato moderno che unisse popoli così profondamente diversi tra loro,nell'economia,nella cultura e soprattutto nella lingua parlata,tramontarono inesorabilmente con lo scoppio della 1° guerra d'indipendenza,a causa delle mire espansionistiche dei Savoia,che non erano poi così animati dai sentimenti risorgimentali, ma che invece ambivano esclusivamente ad allargare i confini del loro Regno, ovviamente sotto il loro completo accentrato potere e dominio.
Con la collaborazione del cosi detto "eroe dei due mondi" che non era altro invece che un mercenario al soldo appunto dei Savoia, con finanziamenti anche della massoneria Inglese, reclutando disperati come nella "LEGIONE STRANIERA"oltre ad italiani,anche la feccia di altre nazioni,( francesi, inglesi, tedeschi, ungheresi, polacchi, americani addirittura,indiani,algerini e turchi ) che scappavano da qualcosa o da qualcuno e spinti soltanto dal desiderio di avventura e di saccheggi, l'unità d'Italia si realizzò con lacrime,stupri e violenze. Per dare una parvenza di democrazia, i Savoia pretesero e furono organizzati dei plebisciti fra le varie popolazioni per l'annessione al Regno D'Italia,delle votazioni farsa, che ci ricordano quelle dei nostri tempi recenti,avvenute in Italia con Mussolini,o in Iraq con Saddam Ussein,o in Libia con Gheddafi,o nella Romania co Ceaucescu.
Gli elettori solo maschi,una minimissima percentuale degli aventi diritto, nei seggi elettorali in alcuni casi, passavano fra due file di Garibaldini in camicia rossa e votavano praticamente a voto palese,mettendo una delle due schede,( a favore dell'annessione o contro l'annessione ) rigorosamente colorate nei corrispondenti contenitori con lo stesso colore. Ecco un pezzo di storia non conosciuta, che lascerà sconcertati ed increduli gli studenti e forse anche i loro professori qui presenti, non scritta sui libri di storia della scuola Italiana, d'altra parte da sempre la storia la scrivono i vincitori, basta vedere,quanto il catto-comunismo ha permesso che fosse scritto sui libri al riguardo di Stalin, qualche trafiletto o poche righe per un criminale che ha sulla coscienza 20 milioni di morti. Insomma il centralismo disastrosa forma di stato, comune denominatore, prima del Regno D'Italia e poi caduta la monarchia, dell'Italia Repubblicana nata dall'aborto catto-comunista del 48.
Il potere centralista è sempre stata l'unica arma per chi governa,per tenere soggiogato il proprio popolo. Tornando all' 800, l' illustre federalista dell'epoca prima citato, Massimo D'Azeglio, pronunciò la celebre frase, " FATTA L'ITALIA ORA DOBBIAMO FARE GLI ITALIANI",la sua intuizione così profetica, nasceva dalla consapevolezza delle profonde differenze che c'erano all'epoca fra i cittadini del neonato stato. E citazione purtroppo ancora attuale, perché fino a che,ancora oggi dopo 150 anni, un 10% dell'attuale popolazione non è così orgogliosa di essere italiana, o quantomeno non si riconosce pienamente in un unico popolo, vuol dire che " L' UNITA' D'ITALIA NON E' ANCORA COMPLETAMENTE COMPIUTA " .
VIVA LA TOSCANA , VIVA L'ITALIA FEDERALE.