Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
INTERVENTO NEL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN GIULIANO DEL 29/03/2011
dei consiglieri Elisabetta Mazzarri e Giusto Nicosia
"Ci sembra opportuno, anche per sciogliere dei dubbi - scrivono - fare una premessa chiarificatrice prima di esprimere il nostro giudizio sul Bilancio di previsione 2011, bilancio che al di là di numeri e cifre apparentemente aridi è in realtà lo strumento politico, ancor prima che economico che andrà ad incidere sulle vite dei cittadini sangiulianesi.
A tutti è nota la questione conflittuale sorta tra noi e i colleghi del Pd ma non è questo di cui vogliamo parlare bensì del rapporto politico col Sindaco Paolo Panattoni, Sindaco alla cui elezione abbiamo contribuito e cui numerose volte, nonostante lo scontro con la dirigenza del Pd sangiulianese, abbiamo pubblicamente rinnovato sia a mezzo stampa sia in quest'aula la nostra fiducia nei suoi confronti e verso il programma da realizzare insieme sul nostro territorio.
Il Sindaco però pur sollecitato anche dalla minoranza che ha chiesto chiarimenti e soprattutto una presa di posizione limpida che sciogliesse i tanti dubbi creati da questo atteggiamento, non si è mai espresso in merito favorendo interpretazioni soggettive e ambiguità, a volte anche di cattivo gusto.
Vogliamo cogliere l'occasione per ricordare che dare fiducia al Sindaco e condividere un programma non significa accettare incondizionatamente e in toto l'operato del Sindaco stesso e della Giunta bensì condividere in linea di massima quanto promesso agli elettori e stabilire di volta in volta insieme e dopo adeguato confronto, le modalità con cui realizzare gli obbiettivi a suo tempo decisi.
A nostro avviso, sempre tenendo presente il percorso sopra citato, la cosa più grave è stata la mancata richiesta da parte dei partiti di maggioranza di un nostro coinvolgimento, nelle sedi opportune,che oltre a garantire la nostra partecipazione ci permettesse di sederci intorno ad un tavolo per dar vita ad un confronto politico volto a trovare soluzioni il più possibile vicine alle aspettative dei cittadini sangiulianesi, (tra cui vi sono anche molti nostri elettori )e soprattutto alle promesse fatte.
Il modo di agire del Sindaco, forse dettato da pressioni politiche da parte di quello che resta del Pd, non ci ha permesso come la politica,la prassi, il buon senso vuole, di poter esprimere giudizi e dare il nostro contributo se pur minimo.
Noi riteniamo che non tutto ciò che si poteva fare sia stato fatto né che ciò che è stato fatto sia stato fatto al meglio;anche questa è, purtroppo, una nostra supposizione poiché da tempo non abbiamo gli strumenti per poter esprimere giudizi e valutazioni di merito, pienamente obbiettivi.
Ci è concesso solo ed esclusivamente di ipotizzare che il percorso intrapreso, percorso che oggi si conclude con la votazione in quest'aula del Bilancio 2011, non è avvenuto, per ciò che ci riguarda, nelle modalità e nei termini giusti.
Come riteniamo non giusto aver fatto alcune scelte che, anche recentemente hanno occupato le pagine dei quotidiani locali sollevando non poche proteste e perplessità tra i cittadini :
● l'aumento della spesa per la sepoltura delle salme;
● l'aumento della TIA che è arrivata a livelli altissimi;
● la svendita di numerosi e prestigiosi immobili di proprietà dell'ente comunale, argomento delicatissimo e che vede importanti punti di riferimento del territorio (quale ad esempio l'ex circoscrizione di Mezzana, sede ASL e vigili urbani) inseriti nel progetto di messa all'asta, senza preoccuparsi minimamente delle ricadute che avranno sul territorio e sulla qualità della vita nelle frazioni, scelte di questa portata.
A ciò si aggiunge:
● l'immane investimento di milioni di euro sulla Fondazione Cerratelli, investimento di una tale portata economica che in questi tempi di vacche magre risulta pressochè inspiegabile anche ai più comprensivi e politicamente dotti come si possa investire un simile capitale in un settore, quello culturale, per poi togliere servizi di base ad anziani e famiglie;
● il progetto della nuova viabilità alla Fontina che ha visto notevoli spese per arredi urbani assolutamente inutili che ad oggi sono ancora lì a ricordare ai cittadini gli sprechi dei loro soldi;
● lo sperpero di denaro pubblico per dare visibilità a l'uno piuttosto che all'altro;
● l'aumento dei diritti di segreteria;
● l'aumento del personale dirigente a scapito degli operai, per non parlare delle piccole corti che spesso caratterizzano gli uffici comunali secondo criteri giustificati solo da poteri personali e che nulla hanno a che vedere con l'interesse collettivo, come ha denunciato anche recentemente l'RSU attraverso articoli a mezzo stampa;
● l'aumento del costo del trasporto pubblico;
● l'aumento dei costi degli asili e delle mense;
Il tutto purtroppo a scapito dei veri bisogni della gente e dei cittadini di San Giuliano Terme che non riescono ad arrivare a fine mese per non parlare dei tantissimi giovani che senza adeguate raccomandazioni e spinte politiche non riescono a trovare lavoro e di tante persone che attendono fiduciose un segnale concreto di cambiamento e di interesse collettivo.
Crediamo inoltre che sia troppo semplice attribuire tutte la colpe di questa situazione al governo centrale e ribadiamo la nostra convinzione che non tutto il possibile sia stato fatto , forse perchè comportava scelte scomode e non politicamente opportune...qualche no coraggioso da dire che evidentemente non si è potuto o voluto dire.
Pertanto alla luce di tutto questo abbiamo deciso di astenerci proprio perchè non abbiamo in mano gli strumenti per poter dare un giudizio di merito né abbiamo ad oggi ricevuto segnali che facessero chiarezza sulla nostra posizione in relazione al gruppo di maggioranza.
Ci teniamo però a sottolineare che, nonostante questo, non rinneghiamo la fiducia data al Sindaco e alle linee del programma di legislatura;il nostro voto è un invito a riflettere su ciò che è stato fatto e sulle modalità con cui si è arrivati a certe decisioni , decisioni che non possono trovarci d'accordo poiché a differenza di altri non abbiamo la capacità di dare opinioni favorevoli quando interiormente dissentiamo.
Elisabetta Mazzarri e Giusto Nicosia