Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
ci inviano questa notizia con preghiera di pubblicazione, che accettiamo con sentimento di stupore.
Strage di api a S.Alessandro
IL “CANTICO” DELLE CREATURE
3 Aprile, domenica di fiera a Vecchiano.
Un granello di amarezza si insinua nel clima animato della Fiera di Primavera. Sul sagrato e lungo il lato nord della chiesa pievania un gran numero di api, molte purtroppo ancora vive, giace a terra, con un triste effetto di “fiorita”, ancora brulicante per gli ultimi residui di vitalità. Spettacolo in contrasto non solo con l’ancora incerta primavera, ma anche con la necessità, sempre più presente, di una consapevole interazione con l’ambiente, per cui anche in fiera si dà ampio spazio a biodiversità e problematiche ecologiche, in continuità con una tradizione “nata contadina”, che oggi cerca nuove modalità.
In tempi di stragi di esseri umani, la strage delle api non può che essere un fatto marginale, ma merita un momento di riflessione. Non c’è bisogno di sottolineare le “virtù” di quegli insetti e la loro funzione nell’equilibrio della Natura. Innocui per l’uomo, se non disturbati, la medicina fornisce alle persone allergiche la necessaria protezione. Esistono metodi per liberarsene senza ricorrere allo sterminio.
E’ stato il parroco Don Renato ad esprimere durante la messa festiva il suo sentito rammarico “Tutti gli esseri viventi hanno diritto all’esistenza” , condiviso da molti paesani ed operatori della fiera.
Non è emerso tra i presenti il modus operandi dell’episodio.
Nel commentarlo Don Renato ha detto che erano 14 anni che sulla parete dell’edificio sacro c’erano le api e che nessuno mai è stato punto. Ha poi ricordato i versi del poeta siciliano G. Meli: “Dimmi dimmi, apuzza nica/ unni vai cussì matinu?”.
Ora semo siuri che quell’ape un anderanno più in nissun posto!