L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Chi è andato al mare in questi primi bei giorni di primavera e si è guardato intorno ai lati della strada la meraviglia della fioritura semplice della colza, avrà, se attento, anche prima intravisto a destra di fronte alla Via Isabella (quella dei tacchini!), un maestoso albero dalla strana fioritura color lilla, accanto ad un manufatto con una strana parete a "mandolata" lucchese.
I grandi fiori ricchissimi di polline attirano una miriade di grossi "aponi", i bombi, che si rimpinzano di quella dolce pappa.
L'albero è una Paulownia, originario della Cina, ma diffuso anche in Italia, albero a foglie caduche, con portamento maestoso e fioriture molto belle e con altezze da 3 a 15 m.
Dal fusto della Paulownia si ricava legname di notevole leggerezza (meno di 300 kg/m3 a seconda della varietà) e di bassa durezza, ma di straordinaria stabilità dimensionale.
Il legno di Paulownia ha proprietà fonoassorbenti e di isolamento termico, elettrico e igroscopico ed è utilizzato da secoli nell'ebanisteria giapponese per la produzione di armadietti porta kimono e strumenti musicali, grazie al fatto di essere un eccezionale legno di risonanza.
È il legno usato per la produzione dei Geta, i caratteristici zoccoli rialzati giapponesi. Recentemente il suo utilizzo si è sviluppato anche in Italia dove è utilizzato nell'industria del mobile, dell'infisso e del packaging.
Il nome del genere ricorda la nobildonna russa Anna Pavlovna, figlia dello zar Paolo I.
Dato che l'albero è di rapida crescita e di ricavo finale del segato elevato, da 600 (il cinese) a 2000 (il nazionale) euro il m3, vi sono già estese piantagioni anche in Italia.
Da pensarci!!