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Qui si discute su: riflessioni unità d'Italia
AUTORE: Santero Marco, filosofo, ufficio stampa Lega Nord
email: [protetta]
16/3/2011 - 15:28
articolo unita’ d’Italia
Nel 2011 festeggiare i 150 anni dell’ unita’ d’Italia e’ semplicemente una bugia perche’ Veneto, Friuli, Trentino e Lazio non erano ancora uniti quindi la data da festeggiare e’ il 1918. La cosa piu’ triste e’ che si sta festeggiando un moto di popolo che seguendo Garibaldi ha “liberato” il sud con la promessa giustizia, terre ai contadini ecc. e si e’ trasformato dopo Teano in un brutale e rapace colonialismo (contro il quale 1.500.000 meridionali si sono battuti per 10 anni, altro che brigantaggio!) per decenni, creato per ripianare il buco da bancarotta provocato dai Savoia per accaparrarsi la Lombardia.
Su questi temi sono stati scritti libri (es. “Terroni” di Pino Aprile), fatti Tg 2 dossier, storici famosi come A. Petacco hanno sviscerato la questione, ma dopo 150 anni ci si culla ancora nel grido di dolore accolto da Vittorio Emanuele II, quando persino nell’ URSS di Stalin appena Krusciov sale al potere, mette in discussione le menzogne e gli orrori del passato.
Ma il centralismo cieco resiste indifferente a tutto come il Titanic ed e’ la fine che l’Italia fara’ se non riusciremo a diventare uno stato federale nel quale ogni regione torni ad essere “padrona in casa propria” e orgogliosa della propria identita’ culturale, ma anche responsabile del proprio bilancio e responsabile verso i suoi cittadini con un governo federale che fa da rigido controllore su sprechi e ruberie. Questo e’ il sogno e progetto della Lega Nord da decenni, un sogno che inizia a realizzarsi ed ecco allora il rigurgito di centralismo, gli insulti e la disinformazione verso il nostro sogno che e’ diventato progetto in divenire.
Santero Marco, filosofo, ufficio stampa Lega Nord Pisa
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In risposta a: riflessioni unità d'Italia del 16/3/2011 - 15:28
Celebrazioni
AUTORE: iena
email: -
16/3/2011 - 16:55
Siamo tutti italiani, questo è il dramma.
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