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Qui si discute su: Crisi del Mattone e Coop toscane
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]
25/3/2011 - 11:26
La crisi del mattone imperversa in Italia secondo autorevoli stime de "Il Sole 24 Ore": in Toscana le devono sopravvivere migliaia di unità imprenditoriali, professionali e lavorative nei comparti edile e immobiliare, dopo una lunga stagione di "Vacche Grasse", speculazioni e cementificazioni in ogni dove, crescite esponenziali del prezzo degli immobili, rendite immobiliari che hanno calpestato il Diritto allo Studio nelle città universitarie, al punto in cui con gli affitti degli studenti si sono pagati centinaia di mutui-casa.
La casa è però un diritto irrinunciabile dell'uomo e se del denaro pubblico ha da essere investito in questo settore è certamente all'indirizzo dei più deboli, ovvero per sostenere le politiche di edilizia sociale e popolare.
Che si possa combinare una programmazione territoriale per dar ossigeno al sistema delle cooperative, fondamento economico della rilettura in chiave aggressivo-imperialistica della politica estera del PD, magari per consentire a quella macchina consortile da guerra di ottenere finanziamenti europei, agevolazioni & affini è impensabile.
Troppi archeologi sono costretti nella nostra Regione a fare movimento terra, troppi restauratori a dipingere le facciate di edifici non storici, troppi beni-culturalisti a demolire edifici di pregio, interesse culturale e potenziale attrattiva turistica, per far posto a strade e casermoni di cemento, magari a 800,00 Euro al mese (condizione tipica di un socio-lavoratore in cooperativa!), per mettere nelle tasche di un qualche rampante manager di cooperativa decine di migliaia di Euro al mese.
Questo in realtà si nasconde dietro il progetto CTC-Ikea a Vecchiano: un calderone, un'ammucchiata di cooperative a caccia di nuovi territori da consumare, di posti di lavoro non da creare, ma da preservare, alle rituali condizioni da Terzo Mondo.
Amici e compagni, la cooperazioni è una grande, grandissima cosa, ma le cooperative legate al PD Regionale sono una delle peggiori che ci potessero capitare!
C'è solo un indirizzo che dobbiamo prendere per sconfessare questo sistema: investire in cultura e turismo, l'unica strada perseguibile nella Terra di Leonardo; la riapertura del Camposanto Monumentale di Pisa deve fare da battistrada per questo genere di politica per la collettività.
L'ignoranza è una brutta bestia e quando si concentra in un sistema di potere politco ed economico di così grandi dimensioni come il CTC, si possono ricavare solo Autostrade, Casermoni e Cemento in ogni dove.
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