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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Non cancellerò
Quella foto tua
Come la gioconda
E la rosa gialla
Sulla pelle mia
Stare insieme a te
In quest anni miei
Insieme a tutto il resto
Tu .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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Qui si discute su: La democrazia è un altra cosa

In risposta a: del
La democrazia è un altra cosa
AUTORE: Cittadino come pochi
email: -

31/3/2011 - 11:41

Ahi ahi iniziano le minacce. Il Signor Niccolai nel suo intervento dice: se chi vincerà le elezioni porterà avanti il progetto di fare l'IKEA all'Ovaio , nascerà sicuramente un grande movimento che non lascerà nulla di intentato contro questa scelta.
Scusi cosa significa niente di intentato, bisogna iniziare a preoccuparci. Se chi vince le elezioni decide di fare questa scelta, significa che la maggioranza dei cittadini è d'accordo, lei signor Niccolai può fare tutti i movimenti che vuole, basta che questi rimangono all'interno della legalità. Per il resto le decisioni sono state prese a maggioranza.
Saluti
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In risposta a: La democrazia è un concetto relativo e astratto del 31/3/2011 - 20:04
durela
AUTORE: noioso
email: -

1/4/2011 - 12:19

ma pensi che 4le persone abbiano tempo di stare a leggere le tue paginate? puoi essere più sintetico rimani pesante! ciao ALESSIO
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In risposta a: La democrazia è un concetto relativo e astratto del 31/3/2011 - 20:04
Massimiliano.telluri@poliziadistato.it
AUTORE: Massimiliano Telluri
email: -

31/3/2011 - 20:57

Vede Niccolai faccio un pò fatica a leggere i suoi interventi, perchè sono meno istruito e intelligente di Lei, ma qualcosa riesco a capire. Nell'utlimo suo intervento non mi è piaciuto il discorso sul fatto di non essere sportivo su un eventuale suffragio favorevole a IKEA e lo contrasterebbe con qualsiasi mezzo. Come ben dice, manifestare in democrazia anche da parte delle minoranze è lecito, ma credo andrebbe fatto pacificamente. Tra le righe del suo intervento, forse mi sbaglio, sarebbe forse anche disposto ad azioni eclatanti. Io ho fatto parte per 5 anni di un reparto mobile, la vecchia celere per intendersi, e ho avuto problemi solo ed esclusivamente quando si faceva ordine pubblico alle manifestazioni dei centri sociali coadiuvati da anarchici (oggi hanno fatto un attentato ai parà della folgore con conseguenze gravi per un povero ufficiale). Non riesco a capire la violenza gratuita verso attività commerciali, banche, hotel. Siamo probabilmente su posizioni diametralmente opposte perchè io amo l'ordine, il rispetto delle idee altrui anche se non le condivido. La saluto distintamente
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In risposta a: sinistra antagonsta. del 31/3/2011 - 20:24
Insinuazioni...
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

31/3/2011 - 20:55

Non insinuare cose non vere: non confondere l'extra-parlamentarismo - peraltro giovanile - con l'antagonismo. Mi sa che i veri casini ce li hai tu nell'organizzazione mentale.
Non sono vicino ai Centri Sociali per lo stesso motivo per cui sono lontano dalla tua concezione: nom esprimono una posizione in favore dei ceti più deboli della società.
Inoltre non mi pare che tu risponda neanche lontanamente alle questioni poste. Dato che ci sono approfitto per un'errata corrige: le 80/90 ore di lavoro schiavistico di cui normalmente Ikea di serve nella manifattura dei propri prodotti nel Sud-Est Asiatico sono naturalmente settimanali e non giornaliere come ho erroneamente detto.
Comunque, visto che siamo sul piano del "quelli come te", quelli come te come si devono chiamare... Fascisti forse? E lascio agli altri le legittime conclusioni
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In risposta a: La democrazia è un concetto relativo e astratto del 31/3/2011 - 20:04
sinistra antagonsta.
AUTORE: Anticomunista convinto
email: -

31/3/2011 - 20:24

Vedi Niccolai se tu potessi probabilmente useresti ogni mezzo per raggiungere i tuoi intenti è inutile che dici che non cercheresti i tuoi compagni dei centri sociali e i facinorosi mascherati di nero che fanno danni. Io sono anticomunista convinto perchè odio la gente che fa casino e non si limita a manifestare il proprio dissenso pacificamente. Chi fa casino sono sempre i soliti e tutti della tua parte politica, gli farei pagare i danni e poi li lascerei PARLARE con i proprietari degli esercizi danneggiati. VERGOGNA
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In risposta a: La democrazia è un altra cosa del 31/3/2011 - 11:41
La democrazia è un concetto relativo e astratto
AUTORE: Alessio Niccolai
email: [protetta]

31/3/2011 - 20:04

Caro "Cittadino come Pochi" non è soltanto «un'altra cosa», ma - disgraziatamente - una serie di altre cose, una serie talmente lunga da non poter essere considerato se non un concetto discretamente relativo e astratto.
Se lei ritiene che il suo modello di riferimento per «democrazia» sia qualcosa di assoluto, il solo fatto che il mio sia abbastanza diverso relativizza ogni sua convinzione, pur ragionevole che sia: in molti hanno tentato l'artificio filosofico per far coincidere l'elevatissimo principio greco di "Governo del Popolo" (δῆμος⇒démos=popolo e κράτος⇒cràtos=Governo) con una delle sue molteplici incarnazioni che, per amor di verità, l'insigne costituzionalista Paolo Biscaretti di Ruffia definì «Democrazia Classica Occidentale», testimonianza autorevole del fatto che non è ne' l'unica ne' - probabilmente - la più avanzata.
Ma so che a tanti vecchianesi le citazioni non piacciono, specie se non affermano ciò che vogliono o si aspettano di sentirsi dire, quindi cercherò di darle ragione di questa indigesta affermazione attraverso qualche semplice esempio; peraltro ciò a cui allude non è neanche il principio filosofico in sé, ma uno dei molteplici meccanismi di creazione del consenso «democratico», generalmente manifesto attraverso una tornata elettorale.
Dunque ciò che intenderebbe glorificare è, negli ambienti del Diritto Costituzionale Comparato, universalmente noto come «Democrazia Classica Occidentale» nella sua iper-contradditoria incarnazione italiana, cui la storia, la stampa, la sociologia, la psicologia sociale, la filosofia, etc. hanno attribuito i più svariati epiteti, tra cui «Perno dell'Ade dell'Umanesimo», «Mediocrazia», «Aristocrazia Latente», «Oppressione dei Popoli», «Democrazia Imperialista», etc. in ragione di fattori culturali e/o prospettive; il mio approccio approccio interpretativo prende spunto non dai principi elettorali (che si modificano a seconda dell'esigenza storica), non dalle maggioranze o minoranze rappresentative che si possono formare, ma dalle classi sociali che rappresentano e da quell'unica che le conduce a governare, che in questo modulo produttivo specifico è invariabilmente la cosiddetta borghesia finanziaria internazionale.
Quindi, mio caro "Cittadino come Pochi" in pochi non semplicissimi passaggi la dimostrazione filosofica che la sua non è la verità che i latini identificavano come "Verbo"!
Andando ad applicare a questa controversa disciplina lo sterminato corpus di contraddizioni materiali, concrete e più facilmente comprensibili, provi a valutare un leggerissimo spostamento dell'asse della discussione su cui ogni giorno si spendono parole a fiumi: l'incombente competizione elettorale che ha una sua localizzazione nell'intero Comune di Vecchiano tende a trasferire all'intera cittadinanza un problema che invece appartiene ad una sola frazione.
Perché deve essere chiaro che, mentre ci sono non meno di tre frazioni e mezzo del Comune che possono intravedere in un certo modello di sviluppo - se così lo vogliamo chiamare - un'opportunità, ce ne sono un'altra e mezza che, a buon diritto, vi intravedono solo problemi.
Una delle tante contraddizioni della «Democrazia Classica Occidentale» si manifesta in tutta la sua magniloquenza: tutti i cittadini del Comune si interrogano sulle prospettive occupazionali (secondo la mia documentazione ridicole), ma ai Migliarinesi non deve essere concesso di preoccuparsi del quasi certo peggioramento delle proprie condizioni di vita che un eventuale insediamento GDO all'Ovaio produrrebbe?
Qualcuno, senza voler scomodare posizioni radicali a me certamente più affini, si preoccupa di cosucce banali e di non nobilissima ispirazione, come ad esempio la perdita repentina di valore della propria abitazione, qualcun altro con sensibilità maggiore si interroga su come mai potrà nuovamente decidere - in presenza dell'insediamento -, di raggiungere Torre del Lago o Viareggio per trascorrere una domenica in Versilia, qualcuno ancora più avveduto sul volume complessivo di polveri sottili (e, ahimè, ultra-sottili, invisibili ai rilevamenti ordinari!) prodotto dall'approdo preventivato di circa 21.000 auto al giorno... a qualcuno ancora, potrebbe non piacere la prospettiva di sapere il suggestivo scenario delle Apuane coperto da un casermone di cemento, e via cantante...
Vede, secondo il mio pensare e in virtù di un principio comprensibile persino alla Zoppa di Montinero, una collettività "distante" non può decidere le sorti di una territorio di cui non è abitante, senza aspettarsi che chi invece lo abita non si mobiliti!
Come vede il concetto di «Democrazia» è molto labile e relativo, perché secondo il mio giudizio sono in primo luogo i Migliarinesi a dover dire se faccia loro piacere o meno la prospettiva di vedersi insediare il paradigma peggiore di un modello di sviluppo deviato, una prospettiva che nessun Paese del mondo vorrebbe veder applicato ad una terra come la Toscana, patria dell'universalismo, dell'ospitalità, della cultura!
Il movimento contro l'insediamento all'Ovaio è latente, ma già esiste e - dovessimo assistere al peggio - stia tranquillo che si farà sentire e, mi spiace per lei se dovesse essere affetto da quell'insidiosa malattia che Roberto Benigni chiama in una sua canzone "Berlusconite", ma il diritto di manifestare rientra anche tra le opportunità di una «Democrazia Classica Occidentale».
Quando dico che «nulla resterà intentato», mi riferisco esplicitamente al fatto che, in primo luogo non considero le prossime elezioni un plebiscito pro o contro Ikea, benché tanti lo intendano così, quindi che sulla questione si può tranquillamente prescindere dai risultati elettorali, e, in secondo luogo, che anche in una «Democrazia Classica Occidentale» a una minoranza non è precluso di manifestare il dissenso, di non accettare a cuor leggero ciò che può apparirgli come una prevaricazione, di innescare quei processi informativi e mediatici che possono di lì a poco trasformarla in una maggioranza.
Quindi se ciò che vuol sapere è se andrò a caccia di Black-Block per inasprire il livello di conflittualità sulla questione, la risposta è no, ma se si aspetta che intenda accettare un eventuale verdetto avverso come un Suffragium a favore dell'insediamento Ikea, la avverto: non sarò sportivo e farò uso di tutte le più autorevoli inchieste condotte a livello mondiale nei confronti del colosso svedese (che in realtà è una holding di società off-shore con sede legale in Olanda, con trasferimenti in solido di cospicui emolumenti fiscali nel paradiso delle Antille Olandesi, una situazione debitoria del partner con cui interagirà il CTC, la Ikea Property, stimato intorno ai 400 milioni di Euro, un bilancio non conoscibile per effetto del fatto che nessuno dei contenitori giuridici organizzati a scatole cinesi è quotato in borsa, con cause sindacali in mezzo mondo, violazioni conclamate del divieto di sfruttamento del lavoro minorile, stipendi nei paesi di produzione come l'India di 1,60 Euro al giorno per 80/90 ore di lavoro giornaliere, condizioni improponibili per i fornitori, utilizzo di materiali nocivi nei cicli di produzione e di imballaggio, costanti prolungamenti non retribuiti dell'orario di lavoro per i propri dipendenti, e un nebuloso passato di collusione del suo fondatore Ingvar Kamprad col regime Nazista, tanto per citarne alcune delle più straordinarie "virtù"), di tutti gli strumenti che la giurisprudenza mi suggerisce e tutte i trampolini mediatici più autorevoli ed efficaci.
Non so se sono stato chiaro: mi chiami pure "disfattista" o in qualunque altro modo preferisca, ma quando è chiaro che le prospettive occupazionali sono solo una lusinga, una panacea e un'opportunità per pochi (in particolare per le cooperative del CTC e per qualcuno che ha già siglato i propri pre-accordi), quello che rimane è soltanto una rovinosa prevaricazione di una comunità, l'instaurazione del Governo dell'Ignoranza e della Prepotenza in una Regione in cui si potrebbe vivere di solo turismo.
Se ne faccia una ragione: il sottoscritto non si darà mai per vinto e... NO PASARAN!
----------------  RISPONDI





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