L'opinione della sera.
Stasera due chiacchiere su ciò che ha tenuto banco mediatico negli ultimi tre giorni, senza pretese, senza bandiere.

Le ragioni del SI
Oggi con il funerale di Berlusconi si dovrebbe essere chiusa una lunga parentesi di decenni della nostra storia. Ho visto nella lunga diretta l’ultimo saluto all’imprenditore, al dirigente sportivo, e nonostante tanti politici , di politica non si è parlato quasi per niente.
Silvio Berlusconi è nato come imprenditore, con rare capacità intuitive, passo dopo passo ha creato un impero edilizio, un innovatore con Milano 2 e i primi giardini verticali cosa che ai più pareva un assurdo, poi l’editoria, comprando e rischiando, testate in default, e case editrici , poi le tv, una tv innovativa su idea delle tv americane, rete 4 ad esempio la comprò dalla Mondadori che stava fallendo, aveva passione e credeva nei suoi progetti. Tutte le reti Mediaset impiegano tantissime persone, così in tutti gli altri settori, persone che sono diventati personaggi e che hanno costruito la loro vita professionale, economica e di successo, è naturale che siano indiscussi sostenitori di Berlusconi. Dentro al colosso Mediaset e indotto lavorano migliaia di persone e questo gli va riconosciuto.
Senza dubbio Berlusconi molto lungimirante, molto disinvolto , amante delle sfide ha dato molto a tante persone. Aveva tantissimi interessi e abbracciava e sfidava la vita a modo suo spesso vincendo.
Arrivò lo sport, diede a Milano una squadra che vinse di tutto e di più per anni, d poi il Monza che in neanche 4 anni dalla serie C è riuscito a portarla in A.
Indubbiamente aveva una forte capacità mediatica e sapeva usare i mezzi di informazione a suo vantaggio, stesso sistema che usò quando decise di entrare in politica. Ha vinto tanto e ha perso tanto ma non ha mai mollato, amava la vita e amava divertirsi anche a discapito di altri e di se stesso, ironico da fare spesso delle gaffe memorabili anche in ruoli istituzionali .
Le sue amicizie da uomo politico, al di fuori dei suoi fedelissimi, criticabili.
Silvio Berlusconi è stato tutto e il contrario di tutto, l’imprenditore e il politico più indagato di sempre, 37 processi, poche le condanne, fra prescrizioni, archiviazioni, non luogo a procedere, ecc… .
Pubbliche “ virtù “ e vizi privati .
Non ho mai avuto simpatia per Forza Italia, io altrove.
Tuttavia ho sempre pensato che chi fa politica indipendentemente dalla bandiera, debba avere un comportamento esemplare, debba essere un esempio di buone maniere e di correttezza, cose che suonano strane parlando del Berlusconi che abbiamo conosciuto con le sue feste e la predilezione per ragazze giovani, non sono così sciocca da pensare che se lui si gratificava avendo intorno giovani e belle ragazze, queste ultime non avessero interessi personali a partecipare. Un mondo che non mi è mai piaciuto e soprattutto se di un politico, quando io ho sempre immaginato dovesse essere un esempio di moralità soprattutto per i giovani.

Le ragioni del NO
Non ho apprezzato l’esagerato eco mediatico dato alla scomparsa di Berlusconi, non ho apprezzato l’esagerata santificazione dell’uomo, pare che quando si muore tutti abbiano l’aureola, tuttavia non ho apprezzato per niente nemmeno le cattiverie, gli insulti , il sarcasmo, usato in questi giorni. Vero, politicamente ha fatto diversi errori e ne abbiamo pagato le conseguenze, ma non era da solo, certe leggi sono passate in parlamento perché votate, come l’assurdità su Ruby nipote di Mubarak .
Le tv di Mediaset hanno portato in Italia un modo di vedere le cose molto diverso dalla nostra cultura, forse le tv Rai erano barbose, vecchie , anche se penso ci siano state cose belle, Mediaset ha dato l’illusione con certi programmi, che tutto è bello, che tutto è facile, che è sempre festa, ha dato un serio colpo all’utilità della scuola, della cultura, e a lavorare a testa bassa rimboccandosi le maniche per raggiungere obiettivi. Certi programmi hanno fatto vedere successo e ricchezza ma non hanno insegnato come arrivarci e non dicono che non sarà per tutti, qualcuno per pura fortuna ce la farà ma i più resteranno delusi, senza luci della ribalta e senza studi per fare altro.
Molto ha fatto per la sua città, la sua regione, da rivedere tutto il resto, ma sarà la storia a decidere e nel bene e nel male.
E finisco, Berlusconi se ne è andato nel momento in cui era possibile un suo riscatto, nel governo attuale era importante, non numericamente, ma per la sua capacità di mediazione fra la lega e Fratelli d’Italia, era la persone che forse un peso lo avrebbe avuto per impedire grossolani errori o derive estremiste. Se qualcuno crede che con la scomparsa di Berlusconi sia finita la sua storia, sbaglia, la sua assenza peserà molto di più. Ma è già storia e noi spettatori per ora, solo spettatori .