Da Il Tirreno di stamani, si fanno alcuni nomi papabili per prendere il posto di Pardini: Angori M., Marianetti M. e Canarini D.
Mentre si allontana l'idea di un ritorno di Lunardi, motivata da un logico ricambio generazionale. Ancora non ci siamo. Ancora vincono i vecchi schemi. Ancora ombre e poca luce.

Scusa Franco 51, mi puoi spiegare quali sono le potenzialità dei rappresentati del PD e persone limitrofe. Un partito che governa da 60 anni con varie denominazioni PCI, PDS, DS, PD e chi più ne ha più ne metta, non ha fatto nulla e dico NULLA per far crescere il nostro comune e tu dici che ci sono potenzialità? Una cosa a quel signore che scrive se io ho velleità da sindaco, mi dispiace ma credo che per ricoprire una simile carica occorrono molte qualità e una squadra competente e non raccontare bugie ai cittadini, io non ho queste pretese, forse le potrebbero avere Simone 7002 e Ultimo (credo siano la stessa persona).

Un Partito è un'organizzazione ed essendo tale ha una sua scala gerarchica. Aprirsi significherebbe decretare la fine del suo potere. Chi entra sta alle regole del Partito, altrimenti fuori. Primarie, consultazioni, sono solo di facciata perchè tutto si svolge in piccole stanze con poche persone. Non c'è niente di più lontano dalla realtà quotidiana di un Partito. I Partiti detti "rappresentativi" sono finiti e falliti. Oggi siamo ritornati ai Partiti dei Notabili, solo un po' più numerosi. E' un sistema che non regge più. E' un sistema destinato a implodere.

Condivido pienamente quanto scritto da Cittadino 2 e sono convinto che se il PD avrà la forza e la capacità di far emergere le grandi potenzialità culturali e politiche, non solo delle tante persone che si impegnano attivamente all'interno del partito democratico di Vecchiano, ma anche le tante vicino ad esso , potremo veramente assistere ad un risveglio di partecipazione alla vita sociale e politica del nostro Comune. Ci sono tantissime persone che aspettano solo l'occasione per dare il loro contributo di partecipazione e di suggerimenti come cittadini e come persone: occasione che purtroppo questa amministrazione non ha saputo o voluto neppure tentare di sperimentare e questo non è un bene per una comunità come la nostra.

Spesso le guerre si perdono per mancanza di coraggio.
Forse la guerra il PD non la perderà perché la sua consistenza numerica nel comune di Vecchiano è tale da superare di gran lunga tutte le altre ed accetta anche una percentuale di non adesione, tuttavia perderà la battaglia. Tutto lo fa supporre, i sentito dire, gli articoli sui giornali, le discussioni con gli esponenti politici locali.
Se non può essere presentato Lunardi perché in questi ultimi anni ha purtroppo perduto tutto il consenso popolare acquisito come sindaco di Vecchiano, invece di avere coraggio e affrontare veramente il problema del cambiamento, generazionale e di facce, si è optato per una opzione di difesa. Il PD si sta orientando verso una specie di escamotage tristo e ritrito, quello di non decidere, di rimandare, di camuffare, di presentare come una scelta di rinnovamento e innovativa quello che invece va inquadrata come mancanza del reale coraggio di cambiare e di guardare avanti. I possibili candidati, tranne forse la giovane Canarini tutta da scoprire, appaiono la semplice continuazione di una regia amministrativa deludente, una scelta infelice che si ripercuoterà sulla vita amministrativa di questo Comune con il solito tipo di sviluppo legato, oramai da molti anni, alla solita costruzione e vendita delle villette. Una scelta non coraggiosa e non innovativa che si potrebbe anche ripercuotere sulla condizione interna dello stesso partito perché alla prova dei fatti questa scelta mancata non potrà che dare frutti scarsi e diventare fonte di disagio e di dissidi interni. Il partito democratico dovrebbe avere più coraggio e puntare decisamente e veramente ad un rinnovamento generazionale che non sia solo di apparenza, con lo scopo evidente di non perdere le elezioni. Perché l’obbiettivo di un partito che vuole amministrare i propri cittadini non è quello di vincere le elezioni ma quello di fare il meglio per i propri amministrati.
Dal PD tanti cittadini, specie quelli che nel partito si riconoscono, si aspetterebbero una fase nuova, una fase che rappresentasse veramente una rottura con vecchio modo di governare e di partecipare alla vita amministrativa del proprio Comune.
Nella nostra comunità vi sono persone, anche al di fuori del partito, capaci di portare a termine un reale cambiamento. Servirebbe solo il coraggio e l’apertura mentale di riconoscerlo.

Qualcuno sta ancora pensando ai programmi elettorali che assomigliano sempre di più a scatole vuote. C'è necessità di farli, ma ci deve essere necessità di farli bene: linguaggio chiaro, trasparente e che entri nel dettaglio, nella specificità e concretezza. Poi ci vogliono le persone, o meglio, la persona che li rappresenti. Alla fine, di fatto, sono le persone a fare la differenza.
La differenza tra un ulteriore albergo a Migliarino, piuttosto che incentivare il B&B.
La differenza di una strada provvisoria che sarà costruita su terreno agricolo per permettere la realizzazione di una rotonda presso lo svincolo autostradale, piuttosto che poi rendere permanente quella strada che doveva essere solo provvisaria.
La differenza fra dare in concessione per 20 anni l'energia elettrica ad un gestore privato, piuttosto che incentivare ogni singola unità immobiliare a dotarsi di celle solari o fotovoltaiche.
E così potremmo andare avanti all'infinito.
Ma tra i nomi che sono emersi sino ad oggi (Angori, Canarini, Lunardi), nessuno fa la differenza.

Ce l'avreste a Vecchiano sindaco e giunta tutto in un colpo. Basterebbe guardarsi intorno.
Basterebbe lasciar perdere le vecchie logiche spartitorie di partito e non affidarsi a soggetti senza esperienza o di dubbia capacità amministrativa e politica.
Basterebbe lasciar perdere l'idea di liste civiche formate da personaggi improvvisati o raccattaticci.
Basterebbe non tornare a soggetti che ormai hanno ormai fatto il loro tempo, ma passare veramente al nuovo davvero nuovo.
Non sono autorizzato a fare nomi di questi soggetti nuovi, veramente, nuovi, e non so nemmeno se siano disposti ad accettare. Ma se fossero interpellati e accettassero li vedrei al governo di Vecchiano come un premio.
Chi ha da capire capirà.
Ma bisogna che si sbrighi.

Il tuo ragionamento porta a concludere che eccetto Lunardi tutto il PD è una accozzaglia di non qualificati. Voto se si presenta un giovane,una scelta per non far vincere gli altri.

La verità è che, indipendentemente dalle persone, i Partiti in genere non riescono più a rappresentare elettori e cittadini. Tutto si svolge nelle "botteghe oscure" e l'unico a goderne è solo ed esclusivamente il potere. Credo che, senza togliere nulla ai nomi che si fanno oggi, (che restano giochi tra il serio e il faceto), non sia emersa ancora una figura innovativa, con un linguaggio pulito, e che abbia come unica filosofia il bene della collettività.

Magari il Lunardi sfuma...ma di facciata. Vi immaginate Angori o Marianetti o Canarini sulla poltrona di Sindaco senza dietro il Giancarlo locale che li "indirizza" e li guida sulla retta via ? Io no.

Sindaci papabili meritevoli o meno, capaci o corruttibili? Chissà cosa ci toccherà. Certo, viste le scelte del recente passato (non mi riferisco all'attuale Sindaco, anche se poteva far meglio), vivere nel timore di ritrovarsi come Sindaco qualche vecchio pretendente femmina e vedere questi nomi, è già confortante.
Non li conosco ma evidentemente è ciò che ci meritiamo e che la politica è riuscita a tirar fuori.
Ma siamo poi così sicuri che qualcos'altro non bolla in pentola o non possa uscirne?