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Qui si discute su: Tutelati e offesi.
AUTORE: Osservatore
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22/3/2011 - 23:06
E' Vecchiano che deve trovare una soluzione compatibile con le esigenze di Ikea o è Ikea -nella malaugurata eventualità che la spunti su Vecchiano- che deve adeguarsi alle normative urbanistiche e di salvaguardia del nostro Comune? Non è Vecchiano che chiede a Ikea di venire sul suo territorio, è Ikea che ambisce a insediarsi qui; oltretutto con pretese tassative. E subito qualche accomodante risponde che Ikea può insediarsi a Migliarino ma “senza stravolgere gli equilibri del territorio in chiave commerciale”. Questa è una risposta come minimo superficiale,se non servile: proprio da accomodanti; perché se il colosso svedese arriverà nel pisano -oltre ai problemi detti e ridetti- sarà la fine di molti centri più piccoli, ormai consolidati sul territorio, e comunque già troppi e già in affanno per dividersi la clientela.
Tuttavia i problemi di sopravvivenza dei centri commerciali, grandi o piccoli, non ci riguardano; ci riguardano invece quelli che comincerebbero dal subire un disastro ambientale e che durerebbero per almeno una ventina d'anni (il tempo perché questo insediamento faccia i suoi comodi e poi se ne vada altrove lasciandoci i suoi avanzi) e poi altri dieci per la bonifica del sito o per la sua riconversione.
Siccome il piano di assetto idrogeologico del bacino del Serchio non consente insediamenti nelle zone a rischio -e l'Ovaio è zona a rischio- si arriva subito a lamentare che è penalizzante, mentre dovremmo dire che semmai è indispensabile per fronteggiare, per quanto possibile, calamità naturali o catastrofi come quelle che quasi giornalmente sperimentiamo in Italia, ma delle quali ci scordiamo subito.
Semmai c'è da sperare che questi piani non siano fatti “all'italiana”, perché in questo caso sarebbero più devastanti delle catastrofi: quello del bacino del Serchio pare realistico e ben fatto. Certo mancano ancora due approvazioni, ma se la pressione del CTC è cosi forte -e vediamo quanto lo è- potrebbe essere il piano a essere a rischio: rischio di tali e tanti stravolgimenti che potrebbero snaturarlo fino a farlo diventare inutile, all'italiana, appunto, pur di assecondare gli appetiti degli speculatori e dei profittatori.
Se poi Vecchiano non sa imporre le proprie decisioni per il proprio territorio e per il proprio futuro e si lascia mettere sotto tutela, significa che non è padrone dei suoi atti, dunque incapace.
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